Power rankings NBA: la classifica delle squadre NBA più in forma fino ad oggi (posizioni 14-1)

Arrivati a un terzo della stagione regolare è tempo di bilanci, ovvero power rankings NBA. Quali sono le squadre migliori della lega, quali sono le peggiori? Ci sono state conferme o rivelazioni rispetto alle previsioni di inizio stagione?

La seguente classifica tiene conto di diversi fattori, quali: record assoluto, strisce di risultati dell’ultimo periodo, coefficienti offensivi e difensivi per stabilire quali siano, ad oggi, le squadre più forti e quali quelle meno competitive.

Ecco una leggenda ai valori utilizzati:

Pace: Possessi per 48 minuti (posizione nella lega)
OffRtg: Punti segnati ogni 100 possessi (posizione nella lega)
DefRtg: Punti concessi ogni 100 possessi (posizione nella lega)
NetRtg:  Differenza punti ogni 100 possessi (posizione nella lega)

Ed ecco la classifica delle 30 squadre NBA, dalla più scarsa alla più forte. Dopo l’articolo con le posizioni dalla 30 alla 15, oggi analizzeremo le posizioni dalla 14 alla 1.

14 – Detroit Pistons (Record: 14-15)
Pace: 95.6 (27) OffRtg: 102.9 (17) DefRtg: 101.8 (5) NetRtg: +1.1 (11)

I pistoni di Detroit sono una squadra che fa della difesa il suo punto di forza. Fino alla scorsa settimana erano in record positivo ma hanno inanellato una serie di cinque sconfitte consecutive che rischia di compromettere quanto di buono fatto vedere fino ad oggi. I problemi maggiori sono stati proprio in difesa, apparsa in calo rispetto alle uscite precedenti, ma c’è da dire che non ha aiutato il 39% dal campo di Reggie Jackson.

13 – Charlotte Hornets (Record: 15-13)
Pace: 99.0 (13) OffRtg: 103.8 (15) DefRtg: 102.0 (7) NetRtg: +1.8 (10)

Charlotte è un’altra squadra che fa della difesa il suo marchio di fabbrica. Per un Marco Belinelli molto caldo in questo periodo, autore di 11,4 punti con il 45% da tre, il problema sembra essere nel reparto lunghi. Hibbert non è sempre una garanzia come protettore del ferro e con Hawes le spaziature in attacco non girano a dovere. Sono comunque in striscia di 3 vittorie consecutive e i prossimi impegni non sembrano insormontabili.

12 – Indiana Pacers (Record: 14-14)
Pace: 99.9 (11) OffRtg: 102.7 (20) DefRtg: 104.5 (16) NetRtg: -1.8 (17)

Indiana è una squadra da playoff, su questo non ci dovrebbero essere dubbi. Quello di Indiana, a inizio stagione, era stato considerato uno dei mercati meglio fatti degli ultimi anni, riuscendo a portare tanti giocatori utili accanto alla stella George. Purtroppo, ad oggi, i risultati sono mediocri. Record sempre sul filo del 50%, in linea con le ultime 10 gare, ottimi in casa 11-5 e disastrosi fuori 4-11. Questo è il momento di cambiare il ritmo, altrimenti potrebbe profilarsi un’altra stagione fallimentare per la squadra della cinquecento miglia.

11 – Milwaukee Bucks (Record: 13-12)
Pace: 98.8 (16) OffRtg: 105.0 (12) DefRtg: 102.4 (8) NetRtg: +2.5 (8)

I Bucks hanno più o meno il record di Indiana, ma a differenza della squadra di Indianapolis, si godono un Antetokoumpo da 23 punti, 9 rimbalzi e 6 assist a partita. Davvero niente male per un ala/play di 2 metri e 11. Contro i Cavs sono arrivate due sconfitte, la prima delle quali, però, all’overtime, dimostrando potenziale e futuribilità del roster.

10 – Boston Celtics (Record: 15-12)
Pace: 98.3 (19) OffRtg: 106.0 (9) DefRtg: 103.8 (13) NetRtg: +2.2 (9)

I Celtic viaggiano ben oltre il 50% di vittorie, sono 13-5 nelle gare contro squadre della Eastern Conference e si godono un Thomas da quasi 27 punti a partita. Lo stop contro OKC è arrivato di misura e nonostante un Westbrook mostruoso da 45 punti e 11 assist. Ora la testa è al prossimo impegno contro New York, in un match dai valori ritrovati dopo qualche anno di appannamento di entrambe le squadre.

9 – Memphis Grizzlies (Record: 18-11)
Pace: 95.5 (28) OffRtg: 98.7 (29) DefRtg: 99.3 (1) NetRtg: -0.6 (14)

I Grizzlies sono la squadra con il miglior rating difensivo dell’intera lega. Sono stati gli unici a battere sia i Warriors che Houston, entrambe in lunghissime strisce positive. Il rating offensivo però è il penultimo di tutta l’NBA e sommato al terzo minor numero di possessi per 48 minuti è facile intuire come Memphis sia la squadra che più di tutte rallenta il gioco, cosa che a quanto pare si è rivelata una carta efficace contro due squadre che fanno del run&gun la loro specialità.

8 – Oklahoma City Thunder (Record: 16-11)
Pace: 101.0 (7) OffRtg: 102.7 (19) DefRtg: 102.7 (10) NetRtg: +0.1 (13)

OKC, ovvero, un uomo solo al comando: Russell Westbrook. Dopo la partenza di Durant tutto è in mano all’alieno ex UCLA, che sta viaggiando, di media, in tripla doppia. Una stagione da MVP, punto. Le statistiche dicono 31 punti, 10,5 rimbalzi e 10,8 assist. Fantascienza pura. Peccato per il 32% da tre, unica pecca di una stagione fantastica. Certo, essere l’unica stella accentra su di sé praticamente tutti i possessi offensivi della squadra, ma il record del 60% per ora da ragione a lui.

7 – LA Clippers (Record: 20-8)
Pace: 98.7 (18) OffRtg: 110.5 (5) DefRtg: 101.9 (6) NetRtg: +8.6 (3)

I Clippers sono al 70% di vittorie, hanno il terzo miglior plus/minus di punti per cento possessi e sono nella top 6 sia per offensive che per defensive rating. Paul sta giocando una delle sue migliori stagioni in carriera e il passo falso con Dallas alla fine è stato solo un piccolo incidente di percorso. A questa squadra resta pochissimo tempo per provare a vincere il titolo, ovviamente Warriors, Cavs e Spurs permettendo.

6 – Utah Jazz (Record: 18-10)
Pace: 93.2 (30) OffRtg: 108.3 (7) DefRtg: 100.8 (2) NetRtg: +7.5 (4)

La grande sorpresa di questa stagione, insieme a Houston, è sicuramente rappresentata da Utah. Nonostante tre sconfitte nelle ultime tre partite, la serie di 11 vittorie su 13 accumulata in precedenza ha proiettato i Jazz direttamente in zona playoff. Il defensive rating è secondo solamente ai Grizzlies, ma con un offensive di tutto rispetto. Magari questo stato di forma non durerà fino alla fine, ma le aspettative di inizio stagione sono già state abbondantemente superate.

5 – Toronto Raptors (Record: 19-8)
Pace: 97.3 (23) OffRtg: 115.4 (1) DefRtg: 104.9 (18) NetRtg: +10.5 (2)

Toronto è la squadra con il miglior offensive rating della lega e la seconda miglior differenza punti. DeRozan viaggia a 28 punti di media a partita, mentre Lowry a 21. Sono 13-4 nella Eastern Conference, e 5-0 nella loro division. Se esiste un’alternativa ai Cavs, ad Est, come lo scorso anno sono loro, senza se e senza ma.

4 – Cleveland Cavaliers (Record: 19-6)
Pace: 98.7 (17) OffRtg: 111.4 (3) DefRtg: 104.3 (15) NetRtg: +7.1 (7)

I Cavs, come ormai ci hanno abituato a fare, giocano la stagione regolare con il freno a mano tirato, risparmiandosi per l’unico vero impegno che a loro importa, le finali di conference e le Finals NBA. Hanno talento e profondità tali da poter vincere in scioltezza la sempre poco competitiva Eastern. Sono in striscia positiva da 4 partite, e tutti quanti aspettano solo la “rivincita di Natale” ovvero la replica dello scontro che ha infiammato le ultime Finals contro i Warriors.

3 – Houston Rockets (Record: 21-7)
Pace: 100.4 (9) OffRtg: 111.4 (4) DefRtg: 104.1 (14) NetRtg: +7.2 (5)

Alzi la mano chi davvero, dopo la scorsa stagione, pensava che Houston potesse arrivare a questo punto della stagione con questo record. Ok, non vedo mani alzate, e non l’ho alzata nemmeno io. La partenza di Howard  e l’arrivo di D’Antoni hanno trasformato completamente una franchigia incubo in una macchina da corsa. Harden, diventato di fatto playmaker, sta giocando come mai in carriera, sopperendo alle note lacune difensive con dei numeri offensivi spaventosi, non tanto per i 28 punti a partita, ma per i 12 assist. Magari non vinceranno il titolo, ma ci faranno divertire fino a fine stagione.

2 – San Antonio Spurs (Record: 22-5)
Pace: 96.1 (26) OffRtg: 108.6 (6) DefRtg: 101.5 (3) NetRtg: +7.2 (6)

San Antonio è un caso unico nella storia dell’NBA moderna. La lega americana, per come è strutturata, per i suoi meccanismi, tende ad assicurare un costante ricambio di squadre al vertice. Ci sono dei cicli vincenti brevi di 2/3 anni, medi di 5/6 e lunghi intorno agli 8/9. Ma nessuno duraturo come quello degli Spurs. Loro sono al TOP ormai da più di un decennio e in una piazza che non ha l’appetibilità di una Los Angeles o una New York. Cambiano le superstar ma loro sono sempre lì, con il loro perfetto gioco di squadra, l’attitudine difensiva e la capacità di dominare lontano dal Texas. 16-2 in trasferta è un numero incredibile. Finali con i Warriors già prenotate a Dicembre a quanto pare.

1 – Golden State Warriors (Record: 24-4)
Pace: 102.5 (3) OffRtg: 114.0 (2) DefRtg: 101.7 (4) NetRtg: +12.4 (1)

Eccola qua, la squadra più chiacchierata dell’estate, dopo l’arrivo del fenomeno Kevin Durant. In questo articolo avevamo scritto di come non era scontato che l’inserimento di Durant nel sistema Warriors andasse a buon fine, di quello che poteva funzionare e di quello che poteva andare storto. Ebbene, al netto di qualche passo falso, sembra che tutto stia filando liscio nella baia. La differenza punti è la più alta dell’intera NBA, l’attacco è secondo solamente a quello di Toronto, e la difesa è la quarta. Sono in striscia positiva da 7 partite, dopo lo stop contro i Grizzlies. Durant, Curry e Thompson viaggiano a oltre 70 punti a partita in 3. Aspettiamo lo scontro di Natale con i Cavs per avere un piccolo antipasto di quelle che si prospettano come le terze Finals consecutive tra queste due squadre, San Antonio permettendo.

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