l’Islanda: il Paese del Natale dove si vive meglio

L’Islanda, isola dell’Oceano Atlantico Settentrionale, con i suoi pochi abitanti -appena 321 mila- è il paese meno popolato d’Europa ma è considerata un vero “paradiso terrestre”, per l’esatezza il paese in cui si vive meglio, tanto da spingere ogni anno milioni di turisti a visitarla. In Islanda non solo si riesce a vivere con 350 euro al mese, ma è il paese per eccellenza in cui la popolazione gode di ottima salute grazie anche all’acqua pura, istruzione, innovazione, nessuna disuguaglianza sociale e un buon sistema sanitario.

Dal punto di vista naturalistico gode di paesaggi mozzafiato, dagli enormi ghiacciai, come quello del Vatnajökul, alle imponenti distese di roccia  e lava, dai gyeser alle meravigliose cascate, cornice perfetta di un paesaggio incontaminato e selvaggio. Dal punto di vista culturale gli islandesi hanno alle spalle una storia curiosa e particolare, resa nota ai turisti grazie ai moltissimi musei situati a Reykjavík, la Capitale, nonché cuore pulsante del commercio e del lavoro.

L’Islanda diventa ancora più magica durante le feste natalizie, sotto la luce magica delle aurore boreali e così, tra antiche leggende che hanno come protagonisti elfi incantati, folletti natalizi, il “diluvio di libri natalizi” e decorazioni originali e ricercate, il Natale diventa un avvenimento davvero singolare e degno di nota. Siete pronti a percorrere un viaggio da sogno nel regno di Babbo Natale?

 

ALCUNI CENNI STORICI

Dall’870 al 930 l’Islanda fu colonizzata. Prima di allora era abitata dai monaci e in passato ha attraversato un periodo pagano, fino a che non si impose definitivamente il cristianesimo. Divenne ufficialmente cristiana nel 1999, data che segna anche l’inizio della diffusione di un forte nazionalismo e amore per la patria. Agli inizi del1300, tra periodi di inganni politici, tanta violenza, l’eruzione del vulcano Hekla ed una forte epidemia di peste nera, il paese entrò in una fase ancora oggi ricordata in modo dolente, in questo periodo si ridussero anche il commercio ed i rifornimenti. Tra il 1500 e il 1700 la situazione peggiorò ulteriormente: dopo le spedizioni dei Barbari, le eruzioni vulcaniche e le carestie, la popolazione si decimò. Nel novembre del 1918 venne realizzata l’unione tra Danimarca e Islanda, l’isola divenne autonoma e indipendente, ma giuridicamente era sempre all’interno del regno di Danimarca dal quale si staccò definitivamente solo dopo la seconda Guerra Mondiale. Oggi in base alla Costituzione del 17 giugno del 1944 l’Islanda è una repubblica indipendente e sovrana.

COSE DA VEDERE IN ISLANDA

Quest’isola offre delle bellezze naturali uniche al mondo, con i suoi paesaggi mozzafiato e le tante attrazioni ed attività è una meta praticamente quasi impossibile da ignorare. Ecco cosa vedere in Islanda:

  • Le sorgenti termali di Myvatn: in questa piccola cittadina, situata a nord, potrete vivere l’esperienza unica di rilassarvi nelle calde sorgenti blu islandesi. In mezzo al freddo potrete immergermi in un dolce bagno bollente.
  • I getti di Geyser in Geysir: considerato il più antico Geyser conosciuto, secondo gli esperti ha smesso di “eruttare” a causa delle monete che i turisti continuano a gettare all’interno della sua cavità. Nella stessa area ci sono comunque tantissime attività ancora in vita. Uno degli altri geyser crea fiotti di acqua alti circa 10 metri ogni 6 minuti circa.
  • Guardare gli iceberg galleggiare sul Lago Glaciale: se siete alla ricerca di un tramonto da sogno ecco il posto che fa per voi. Il Lago Jokulsarlon, conosciuto meglio come “Lago Glaciale” vi può offrire una “danza colorata” sotto le luci del tramonto dove i protagonisti sono migliaia di iceberg che galleggiano sul lago.
  • L’Aurora Boreale: non è una garanzia e nemmeno una certezza, immortalare le stelle e l’aurora boreale è davvero difficile, ma per i più fortunati sarà un esperienza unica al mondo. Non ci sono altri posti al mondo dove poter osservare meglio questo magico fenomeno.
  • Immersioni nella placca continentale: per gli amanti delle immersioni l’Islanda offre la Fenditura di Silfra, l’unico posto al mondo in cui è possibile immergersi tra due placche continentali. Si dice che qui ci sia l’acqua più chiara del mondo, con una visibilità di oltre 100 metri.

    L’ISLANDA E IL NATALE

In Islanda il Natale è un avvertimento molto importante, connubio tra elementi religiosi e folclore nordico. Il via alle festività inizia il 23 dicembre con il tradizionale pasto a base di squalo essiccato e l’addobbo natalizio dell’albero. Nella capitale, Reykjavik, i negozi restano aperti fino alla mezzanotte per permettere ai più ritardatari l’acquisto degli ultimi regali. La cena della Vigilia, che prevede piatti tradizionali come salmone affumicato, tacchino, manzo, agnello e merluzzo, si apre con le danze delle campane di tutte le chiese che suonano a festa alle 18 in punto, mentre il 25 lo si dedica alle chiacchiere tra amici o alla famiglia. Gli Islandesi, oltre ad essere molto credenti e a ricordare i propri defunti il giorno di Natale, si portano dietro un immenso bagaglio di tradizioni. Lo sapevate per esempio che circa l’80% di loro credono all’esistenza degli elfi, gnomi e dei folletti? I cosiddetti “hidden people” rendono uniche e ricche di credenze popolari le feste natalizie in questo paese. Grandi protagonisti di questo periodo dell’anno sono anche i i13 piccoli orchi natalizi che, secondo la leggenda, si divertono a rubare cibo e fare scherzi. Ogni notte i bambini lasciano sul davanzale la loro scarpa più grande sperando che Jólasveinar, l’orco più terrificante di tutti, lasci loro un dono, a seconda di quanto sono stati buoni o cattivi durante l’anno. Le feste si chiudono il 6 gennaio quando l’ultimo di questi orchi tornando sulle montagne e trascina con se’ tutte le feste.

 

imagesLA CURIOSA ALLUVIONE DI LIBRI

Avete mai sentito parlare di alluvione di libri? Gli Islandesi sono un popolo di lettori e scrittori. Il 24 dicembre sono soliti regalare libri che per loro sono un tra i doni più preziosi. Questo rito prende il nome di Jólabókaflóð, letteralmente “alluvione di libri per Natale”. Dunque in Islanda non è Natale senza una valanga di libri sotto l’albero, usanza che affonda le sue radici nella II Guerra Mondiale, quando le leggi imponevo restrizioni su molti beni da importare ma non sulla carta.

Il romanziere Solvi Bjorn Siggurdsson ha spiegato alla BBC «Siamo una Nazione di cantastorie. Quando è buio e fa freddo, non ci rimane altro da fare se non scrivere.»

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