Mertens, “la riserva” più forte d’Europa

Dopo i 4 gol rifilati al Torino, Mertens si è posizionato tra i migliori marcatori d’Europa. Nonostante Sarri non lo abbia mai considerato un titolare fisso infatti, Dries Mertens ha già siglato 10 reti in Serie A.

Lo straordinario momento di forma di Mertens sembra uno scherzo del destino. Questo era l’anno del post-Higuain, dell’infortunio di Milik e dell’ultima occasione di Gabbiadini per ritagliarsi uno spazio da protagonista. Manolo Gabbiadini non si è fatto trovare pronto, al Napoli serviva urgentemente una punta centrale e la presenza fissa di Insigne sulla sinistra ha suggerito a Sarri una scelta intuitiva e obbligata al tempo stesso: Mertens prima punta.

Dries nelle sue prime apparizioni da attaccante centrale non sembrava molto a suo agio. Forse doveva solamente immedesimarsi nel ruolo perché in poche giornate Mertens ha avuto un exploit fuori dal comune. Tre gol la settimana scorsa, un gol in poco più di 30 minuti contro il Benfica in Champions League e quattro gol contro il Torino. Otto gol in tre partite.

Tutte reti che hanno portato il Napoli alla qualificazione agli ottavi di Champions League e al primo posto per quanto riguarda i gol segnati in Campionato.

Per quanto riguarda le statistiche individuali, il belga in pochi giorni ha già raggiunto la doppia cifra in campionato, posizionandosi al secondo posto della classifica cannonieri insieme a Higuain, dietro a Belotti, Dzeko e Icardi. Sì, avete letto bene: Mertens ha segnato quanto Higuain. Anzi, la media gol è addirittura migliore: 1 gol ogni 91′ per il belga; uno ogni 115′ per il Pipita.

La statistica ci ha incuriosito, tanto da portarci a guardare la classifica marcatori dei principali campionati europei per vedere dove si posizionerebbe Dries Mertens che, ricordiamolo, non è una prima punta ed è partito spesso dalla panchina. Per intenderci, Mertens in campionato ha segnato 10 gol come Cristiano Ronaldo, Aguero e Falcao nei rispettivi campionati; un gol in meno di Lewandowski e Ibrahimovic. Il doppio di Gareth Bale e di Morata.

Sono statistiche che lasciano il tempo che trovano, ma che vanno inserite in un contesto specifico. Se consideriamo che la scelta di schierare Mertens prima punta è stata dettata da una situazione di “emergenza”, infatti, sono numeri che lasciano a bocca aperta. Quello che sorprende dell’attaccante belga è la capacità di entrare subito in partita, la caparbietà di non perdere mai la concentrazione, anche quando l’allenatore lo ha considerato una seconda scelta.

Ora che rientrerà Milik e che – secondo le voci di mercato – potrebbe aggiungersi in rosa Pavoletti, siamo curiosi di vedere come Sarri riuscirà a gestire lo scalpitante Mertens. Speriamo che non venga relegato nuovamente al ruolo di seconda linea. Anche perché, se le seconde linee sono come Mertens, in campo vorrei sempre 11 riserve.

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Twitter: @Alex Marino