Berlino, il profilo degli attentatori
Berlino, Isis rivendica l’attentato. Arrestato pakistano alla guida del camion dopo aver tentato la fuga, mentre un secondo attentatore sospetto sarebbe morto. Merkel “piange” le vittime.
Ormai è quasi certo che si sia trattato di attentato terroristico l’attacco avvenuto intorno alle ore 20:00 a Berlino, quando un camion a tutta velocità si è schiantato contro un rinomato mercatino di Natale, provocando la morte di 12 persone e almeno una cinquantina di feriti, bilancio che purtroppo è destinato a salire.
Hanno colpito alla Gedächtniskirche, nei pressi della chiesa intitolata al Kaiser Guglielmo e subito il panico e il terrore si è diffuso tra le bancarelle intorno alla basilica, simbolo di pace e serenità, dopo essere rimasta in piedi come per miracolo ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Un’azione che ricorda da vicino l’attentato della scorsa estate a Nizza, lo stesso modus operandi che causò il 14 luglio scorso, la morte di 87 persone. Anche questa volta lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità dell’attentato: a scriverlo è il tabloid britannico Sun citando il quotidiano Usa Washington Times, che a sua volta fa riferimento a fonti irachene.
Oggi è Berlino a vivere l’incubo e un mercatino di Natale, simbolo di gioia e festa a una settimana dal Santo Natale, si è trasformato in un bagno di sangue, suscitando tanta paura e terrore. La gente urla e piange e il mondo si domanda il perché di così tanto male.
In base a una prima ricostruzione, il tir con targa polacca, era partito dall’Italia e doveva consegnare a Berlino un carico di ponteggi d’acciaio. Il proprietario dell’azienda di trasporti con sede a Danzica, Ariel Zurawski, ha riferito che alla guida del mezzo c’era un suo cugino, camionista da 15 anni, che gli aveva detto di volersi fermare nella capitale tedesca per la serata prima di rientrare in Polonia. Zurawski ha aggiunto che dal tardo pomeriggio nessuno aveva più avuto notizie del suo congiunto.
Alla guida del camion infatti c’era un uomo, un pakistano di 23 anni, noto già alle forze dell’ordine, ma non per reati di terrorismo, bensì per fatti di piccola criminalità e avrebbe rubato il mezzo in Polonia. L’uomo arrivato in Germania tra il dicembre 2015 e il febbraio di quest’anno, come richiedente asilo politico, è stato arrestato. Secondo quanto riferisce la Zdf, il presunto attentatore avrebbe “abbandonato il tir dopo l’azione fuggendo in direzione est”. È stato però individuato e inseguito da alcuni testimoni che hanno avvertito la polizia.
Intanto è confermato che la persona morta trovata nella cabina del mezzo era polacca. Sono ancora in corso le indagini per accertare quanto è accaduto, straziando Berlino.
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