Il nuovo governo Gentiloni, un rimpasto del vecchio governo Renzi
Presentato il nuovo governo Gentiloni, rimpasto del governo Renzi. Non molte le novità infatti: dodici i ministri riconfermati e tra le nomine più discusse, quelle di Angelino Alfano agli Esteri e di Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla presidenza del Consiglio. Ad Alfano, che lascia il Viminale, la poltrona più ambita e alla Boschi, che si era detta pronta a lasciare la politica in caso di bocciatura della sua riforma costituzionale, l’incarico di grande rilievo.
Non sono di certo mancate le polemiche e contro i ministri del nuovo governo Gentiloni si scaglia l’ira di Di Battista, che ai microfoni di La7 li chiama «truffatori della democrazia» e continua: «in un Paese normale la Boschi, dopo aver dichiarato urbi et orbi ‘lascerò la politica se perdiamo al referendum’, diventa braccio destro di Gentiloni. Promossa, dopo la tranvata sui denti che ha preso. Questi sono giochetti squallidi di truffatori. È stato promosso Alfano – questi sono pronti a tutto». Mentre su Facebook, il vicepresidente della Camera del Movimento 5 stelle Di Maio definisce il nuovo governo Gentiloni «l’ennesimo governo in provetta». Dalle fila di Ala-Sc, Verdini ha dichiarato che non voterà la fiducia ad un «governo fotocopia» e Forza Italia ha annunciato «un’opposizione senza sconti».
Dopo aver reso nota la lista dei ministri, il neo presidente del Consiglio ha dichiarato al Quirinale «ho fatto del mio meglio per formare il nuovo governo nel più breve tempo possibile, per aderire all’invito del presidente della Repubblica e nell’interesse della stabilità delle istituzioni alla quale guardano gli italiani», aggiungendo che «come si vede dalla sua struttura, il governo proseguirà nell’azione di innovazione svolta dal governo Renzi e nel contempo si adopererà per facilitare il lavoro delle diverse forze parlamentari volto a individuare nuove regole per la legge elettorale».
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