Corruzione nel comune di Quartu Sant’Elena
Aria di nuova bufera nella pubblica amministrazione. Questa volta si prospetta uno scenario di corruzione nel comune di Quartu Sant’ Elena, la terza città dell’ isola per quantità di abitanti. Fin dalle prime luci dell’ alba, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cagliari, coordinati con il Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, sono alle prese con un’ operazione che coinvolge impiegati comunali dell’ ufficio tecnico, agenti del comando della Polizia Locale di Quartu Sant’ Elena e una nota imprenditrice edile di Cagliari quarantaseienne. A gestire l’intero coordinamento del campo delle Forze dell’Ordine è il dirigente della Mobile Alfredo Fabbriconi. Le accuse alla base di questa inchiesta, già soprannominata “Paese d’ombre”, sono corruzione e falsità ideologica. Per il momento, le persone arrestate sono sei, ma in realtà non sono stati ancora resi noti altri particolari riguardo questo nuovo caso di corruzione nel comune di Quartu Sant’ Elena. Ulteriori dettagli saranno infatti diffusi nel corso di una conferenza stampa prevista alle ore 11.30, nella questura del capoluogo sardo. Il comune della città vicino Cagliari non è nuovo a scandali e corruzione.
Di recente è già stato al centro del mirino per la vicenda giudiziaria dello stadio Is Arenas. In particolare il processo riguardava le presunte irregolarità legate alla costruzione dello stadio Is Arenas a Quartu Sant’ Elena, voluto dall’ allora presidente del Cagliari Massimo Cellino per l’ indisponibilità del Sant’ Elia. tra il dicembre 2012 e il febbraio 2013. Le accuse andavano dal falso, al tentato peculato e violazione di norme urbanistiche. Quel processo ha portato alle manette per l’ allora sindaco Mauro Contini e l’ assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu, oltre che per l’ ex presidente del Cagliari Massimo Cellino. Precedentemente, nell’ ambito della stessa indagine, erano finiti in cella due dirigenti del comune di Quartu, Pierpaolo Gessa e Andrea Masala, e l’imprenditore Antonio Grussu.
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