Viva grazie ai test sugli animali
Questa storia ha a che fare con la ricerca scientifica. È stata una notizia che ha intrattenuto i telegiornali tutta la settimana passata e ha aperto un dibattito del tutto acceso tra chi è a favore della ricerca, di qualsiasi tipo essa sia, e chi, invece, pensa che anche degli animali abbiano dei diritti, a loro modo, come creature viventi, ma ce l’abbiano comunque.
La battaglia di Caterina Simonsen, tra insulti e polemiche continua: “Sono viva grazie ai test sugli animali”. Polemiche senza fine, oltre 30 auguri di morte e 500 offese per lei.La studentessa di Veterinaria all’Università di Bologna, vegetariana, colpita da quattro malattie genetiche rare, che su un social network aveva postato una foto con questo commento: “Io, Caterina S. ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a nove anni. Mi avete regalato un futuro”. Nella foto appariva con il respiratore sulla bocca e un foglio in mano. Al post erano seguite tantissime offese, da lei subito denunciate alle forze dell’Ordine. Il messaggio, infatti, aveva scatenato il mondo degli estremisti animalisti.
La protagonista in questione è una ragazza, bolognese, Caterina Simonsen. Ha catalizzato l’attenzione dei media nel corso dei giorni passati ed è capitata a molti di vederla in tv con i suoi occhi grandi blu e la maschera per l’ossigeno indosso. Caterina è portatrice di quattro malattie rare, ha 25 anni e vive, esclusivamente, grazie ai progressi della ricerca scientifica, che, ovviamente, non hanno mai escluso i test chimici sugli animali. Il problema in realtà è proprio questo, o forse lo sbaglio di Caterina. La ragazza bolognese, infatti, ha pensato di essere in dovere di ringraziamenti verso la ricerca scientifica postando su un famoso social network una sua immagine, con maschera per respirare e un foglio con scritti tutti i suoi ringraziamenti, tra cui quello “speciale” verso la sperimentazione chimica i test sugli animali, perché come sostiene lei “è viva grazie anche agli animali”.
Dopo i primi insulti e le polemiche iniziali la ragazza ha sempre confermato che il suo intento era quello di dimostrare come a 25 anni potesse essere viva grazie al “mondo animale”. Nonostante le sue dichiarazioni, sembrerebbe addirittura, da notizie dell’ultima ora, che tutti questi “ringraziamenti virtuali”, gli insulti e le minacce seguite, così come le parole in suo favore, nascondano uno scenario più grande. Si è arrivato a parlare di lobby che la pagherebbero per sponsorizzare la ricerca scientifica. Lei, d’altronde, non vuole essere disturbata dai media dichiarandosi stanca e malata, ma se tutto nasce sul web è anche ovvio che possa creare un dibattito di grande portata.
Le ultime dichiarazioni della ragazza riguarderebbero la smentita di lobby, appunto, che la pagano. Caterina nel frattempo è blindata nell’ospedale di Padova. Mentre Andrea Vianello, direttore di fisiopatologia respiratoria dell’ospedale ha dichiarato: “La situazione clinica di Caterina non è semplice; non si tratta solo di una affezione polmonare, ma dell’incidenza di tre o quattro altre patologie che ne complicano il decorso”. Il medico ha aggiunto: “Seppure in un contesto complesso, Caterina sta un po’ meglio”. Parliamo di una ragazza malata, questo è certo, anche se a volte, bisognerebbe comprendere che esistono molti modi per ringraziare la ricerca scientifica e quello più giusto non è sicuramente ammettendo gli esperimenti chimici sugli animali.