Morti in corsia a Saronno, indagato anche un Cc per omissione
Trenta casi “ancora da esaminare” dagli inquirenti e nuovi nomi che fanno capolino tra le carte dell’inchiesta: le indagini sulle misteriose morti in corsia a Saronno, proseguono a ritmo cadenzato e senza sosta.
Dopo l’arresto dell’anestesista Leonardo Cazzaniga e dell’infermiera Laura Taroni, la coppia criminale coinvolta nella morte del marito di lei, Massimo Guerra, e, probabilmente, in alcuni casi di decesso, avvenuti negli ultimi anni all’interno del Pronto soccorso dell’ospedale lombardo, nella lista delle persone indagate figura anche il nominativo di un Cc, un maresciallo dei carabinieri, accusato di aver omesso la denuncia di uno dei membri dello staff ospedaliero.
Stando a quanto emerso dai documenti in mano alle Forze dell’Ordine e alla magistratura, uno dei medici dell’ospedale di Saronno, indagato, a sua volta, per falso ideologico, si sarebbe recato dal professionista in divisa per consegnargli una lettera, nella quale cui esprimeva dubbi circa l’operato della Taroni per quanto riguarda l’iter di cure somministrate al marito, Massimo Guerra, poi deceduto.
La lettera citata nelle carte degli inquirenti e consegnata, stando alla ricostruzione del medico –che, in primo momento, si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai magistrati – alla caserma dei carabinieri di Saronno, non è stata trovata, nonostante l’interessato sostenga di averne conservato una copia, persa in seguito a causa di una formattazione del computer. A mescolare ulteriormente le carte in tavola e a gettare ulteriore ombra sulle indagini delle morti in corsia a Saronno, le dichiarazioni del carabiniere, il quale afferma di non aver mai ricevuto tale scritto. Starà alla procura e alle forze dell’Ordine cercare di ricomporre i tasselli di un oscuro caso di cronaca che, data l’importanza, ha assunto, a tutti gli effetti, anche una valenza mediatica.
Vai alla home page di LineaDiretta24
Leggi altri articoli dello stesso autore
Twitter: @VerBisconti