Totonomi del governo: Padoan e Grasso in testa
Via al totonomi del governo, dopo le dimissioni di Matteo Renzi, tutti sono in attesa di sapere chi sarà il prossimo inquilino di Palazzo Chigi e sui giornali impazza la corsa alla ricerca del nome del futuro Premier, che avrà un unico scopo: approvare una legge elettorale degna di questo nome per condurre i cittadini a nuove elezioni.
Tanti sono gli scenari ipotizzati in queste ultime ore, dalle elezioni immediate alla scadenza in sprile sino all’ipotesi di finire naturalmente la legislatira nel 2018. In quest’ottica il congresso del PD non verrebbe anticipato e le primarie cadenzeranno come previsto a fine anno. Non c’è però una certezza assoluta, Matteo Renzi potrebbe dimettersi da segretario, come no, oppure potrebbe venire sostituito senza passare per le primarie, o anche semplicemente ricandidarsi. Gli scenari sono tanti, di certo rimane il ruolo decisivo del Capo dello Stato e lo scontro interno nel Partito Democratico, saranno questi i protagonisti dell’imminente crisi di governo, coloro a cui è deputata la scelta del prossimo premier.
Tra i nomi più accreditati, in cima alla lista di Sergio Mattarella vi sarebbe Piercarlo Padoan simbolo di competenza tecnica ma anche di continuità con il precedente governo. Meno paiabole la possibilità di un premierato a guida Piero Grasso, attuale presidente del Senato, dal volto più istituzionale e sicuramente più in controtendenza con il governo di Matteo Renzi. Tuttavia, mentre il primo può vantare, oltre alle competenze tecniche, ottime relazioni internazionali e un buon rapporto con l’ancora attuale segretario del PD. Il secondo segna una certa discontinuità non gradita all’ala renziana, ponendo l’ulteriore problema fi trovare un sostituto anche alla presidenza di Palazzo Madama.
infine tra gli altri nomi da non sottovalutare compaiono quello di Dario Franceschini, attuale ministro dei beni culturali; e quello di Graziano Deltio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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