Un matrimonio di Pupi Avati

“Ci sono tre parole, che come ha detto Papa Francesco, servono a far durare i matrimoni: grazie, scusa e permesso”, sottolinea Micaela Ramazzotti protagonista insieme a Flavio Parenti della serie tv Un matrimonio per la regia di Pupi Avati, in onda su Rai1 in prima serata dal 29 dicembre. 

Un film in sei puntate (“definirlo una fiction mi pare rinunciatario”, spiega Pupi Avati) che racconta la storia di un grande amore, durato più di cinquant’anni: dal primo incontro nel 1948 alle nozze d’oro del 2005.

“Nove anni fa, il 27 giugno del 2004, io e mia moglie abbiamo festeggiato quarant’anni di matrimonio”, ha detto Pupi Avati (sposato da 49 anni) che si è poi domandato: “Come era possibile che quella ragazzina della quale mi ero innamorato a prima vista si fosse tradotta nella donna che mi sarebbe stata accanto tutta la vita? Come è stato possibile che lei sia diventata l’essere umano che, pur nelle quotidiane insofferenze, mi è più indispensabile?”. A queste domande il regista ha cercato di dare una risposta con un film lungo 600 minuti, con ben 259 personaggi in campo, che narra la storia di un matrimonio e di una famiglia bolognese dal primo dopoguerra al presente ispirata alla sua famiglia. “Oggi le serie televisive e cinematografiche che riguardano la famiglia ne privilegiano le dissonanze” , ha proseguito Pupi Avati che in controtendenza ha deciso di raccontare la storia di “un matrimonio che regge”.

Protagonisti Micaela Ramazzotti e Flavio Parenti, nel ruolo di Francesca Osti e Carlo Dagnini, che interpretano due giovani bolognesi appartenenti a due contesti sociali completamente diversi. Lui, figlio di un commerciante benestante, lei invece, figlia di un operaio dell’Arsenale.

Nonostante le contrarietà delle rispettive famiglie, Carlo e Francesca, uniti da un sentimento forte, si fidanzano, si sposano, mettono al mondo sue bambini, scelgono di adottare una bambina paraplegica, e infine diventano nonni. Insieme supererannno le iniziali difficoltà economiche, le disillusioni e le miopie che la lunga vita di coppia porta con sé fino a separarsi per poi ritrovarsi, scegliersi nuovamente e decidere di stare ancora una volta l’uno accanto all’altro questa volta per sempre. Pupi Avati, grazie anche all’aiuto del fratello Antonio e Claudio Piersanti che hanno scritto la sceneggiatura della serie insieme a lui, ha “costretto zie, cugine e amici a frugare cassetti e bauli in cerca di fotografie, lettere, certificati anagrafici. Qualunque documento potesse autarci a ricostruire una vicenda così ampia”. Inoltre il repertorio delle Teche Rai ha contribuito a ricostruire sullo sfondo della storia d’amore alcuni eventi della storia dell’Italia della seconda metà del Novecento come il referendum sul divorzio, il rapimento di Aldo Moro e la strage di Bologna. Insomma Avati rimette al centro il matrimonio, un’ istituzione che un tempo era un fondamento della nostra società e che ora è in grave crisi. Nel cast anche: Valeria Fabrizi, Andrea Roncato, Antonella Ferrari, Giorgio Borghetti, Katia Ricciarelli, Roberto Ciufoli, Christian De Sica

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