Incendio in una raffineria Eni, Sannazzaro in una coltre di fumo (VIDEO)
Una scena catastrofica e sconvolgente è quella a cui hanno assistito ieri gli abitanti di Sannazzaro de’ Burgondi, comune della provincia pavese, in seguito all’esplosione della raffineria Eni, una delle più grandi d’Italia.
Intorno alle 16 di ieri pomeriggio è stato dato l’allarme: all’interno della raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, un’incendio è divampato a causa dell’esplosione di una pompa che portava il carburante all’impianto denominato Est 2. Non si registrano feriti, soltanto un paio di malori dovuti al panico. La colonna di fumo, sprigionata dall’esplosione, è stata visibile a decine di chilometri: i testimoni raccontano di aver visto “una palla di fuoco alta decine di metri”.
Il comune di Sannazzaro de’ Burgondi ha invitato prontamente gli abitanti a non uscire di casa attraverso un post su Facebook: “Alle ore 15.40 si è verificato un incidente presso lo stabilimento ENI Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi ed è stato attivato il Piano di Emergenza Interno. Per il momento non sussistono pericoli per la popolazione residente . Le forze di intervento sono all’opera per mantenere la situazione sotto controllo. Rimanete chiusi dentro le vostre abitazioni o cercate riparo nel locale chiuso più vicino. Prestate attenzione ai messaggi trasmessi al fine dell’aggiornamento della situazione. Non ci sono persone ferite. Sono stati allertati Protezione Civile, ARPA, ATS e sono già intervenuti i Vigili del Fuoco di Pavia”. Successivamente Eni, in una nota, ha fatto sapere che la società “dai primi rilievi compiuti dalle autorità locali competenti non risultano nell’aria particolari concentrazioni di sostanze inquinanti. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento”.
Infatti a destare preoccupazione, a Sannazzaro de’ Burgondi, sono le conseguenze ambientali. Proprio per quest’ultimo motivo, oltre al soccorso sanitario e ai vigili del fuoco, sono giunte sul posto le squadre della protezione civile, dell’Arpa e delle forze dell’ordine. Attualmente l’Ats ha dichiarato che non c’è caduta di particolato al suolo e la nube creatasi dall’incendio, non dovrebbe provocare ricadute.
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