Annalisa tra le stelle? É “Tutta Colpa di Galileo”!

Tutte le sere, quando si apre il sipario della notte, nel cielo nero si accendono le stelle e inizia lo spettacolo che da millenni mette in scena storie in cui si muovono eroi dotati di superpoteri, mostri e ibridi da fantascienza, fanciulle più divine che terrestri: tutti impegnati in un repertorio d’amori e d’avventure ai confini della realtà”.            (Margherita Hack)

Ed è proprio allo straordinario spettacolo degli astri che è dedicato il docu-viaggio in tre tappe, “Tutta colpa di Galileo”, il nuovo show di Italia 1 che andrà in onda a partire da domenica 4 dicembre. A farci da “Virgilio” ci sarà Annalisa Scarrone che, smessi (momentaneamente) gli abiti di cantautrice, indosserà quelli (in versione femminile) di Alberto Angela, e ci accompagnerà in un viaggio attraverso le stelle in chiave rigorosamente leggera ed accessibile a tutti. Già lo scorso anno aveva esordito alla conduzione con “Tutta colpa di Einstein”, un simil-viaggio all’interno del Cern di Ginevra per raccontare le meraviglie della fisica, dimostrando così la sua passione per la scienza (non a caso, prima di partecipare al programma “Amici di Maria De Filippi”, e debuttare quindi sul panorama musicale nazionale, si era laureata proprio in fisica).

Il viaggio di Annalisa alla scoperta dell’universo

Il viaggio di Annalisa, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e italiana (ASI) ed il Centro Astronautico Europeo (EAC) di Colonia, partirà dal planetario e dal Politecnico di Milano, dove intervisterà Amelia Ercoli-Finzi, la prima donna italiana laureata in ingegneria aerospaziale e “motore” di Rosetta, la missione che tramite una sonda ha raggiunto il suolo di una cometa, ma anche agli astronauti italiani Cristoforetti, Parmitano e Nespoli: “Tra tutti mi ha colpito il carisma di Paolo Nespoli perché è stato quasi un uomo da spettacolo: ci ha proprio avvolto con la sua energia e ci ha fatto sognare di essere con lui nello spazio”.
annalisa Successivamente ci sposteremo a Colonia, nella sede del Centro Astronautico Europeo, dove la nostra guida proverà la “centrifuga”, ovvero quel macchinario che permette agli astronauti di sperimentare in prima persona cosa si prova in assenza di gravità: “Ho sperimentato la centrifuga che è un’esperienza tosta perché si gira su questo aggeggio che ti fa avvicinare alla sensazione di assenza di gravità, anche se io l’ho provata ad una velocità inferiore rispetto a quella con cui si addestrano loro. Figuriamo cosa provano loro quando fanno questo tipo di allenamento”. Vedremo inoltre la nostra vecchia terra vista direttamente dal cielo, e conosceremo tutta la costellazione di saltelli utili al suo monitoraggio nella sede italiana dell’European Space Agency di Frascati.
annalisaMediaset, dunque, punta alla cultura divulgata da personaggi dello spettacolo giovani, dinamici, che la sappiano proporre in modo stimolante e, soprattutto accessibile a tutti. Nelle tre tappe previste (da quaranta minuti) non ci saranno solamente accenni di cultura astronomica con annessi filmati divulgativi su addestramenti e quant’altro, ma si cercherà anche di indagare su come lo spazio e le sue tematiche influenzino altre attività come la moda, la cucina o anche la musica. Questa nuova avventura di Italia 1, targata Luna Berlusconi e DueB Produzioni scommette molto sul desiderio degli spettatori di imparare qualcosa di nuovo sullo spazio con una modalità più semplice, meno nozionistica, più “pop” (per riprendere la definizione della stessa Annalisa), e annuncia che, quasi sicuramente, ci sarà un terzo viaggio (o stagione che dir si voglia), magari dedicato alle meraviglie dell’arte.

Ricordiamo che la trasmissione potrà essere commentata con l’hashtag ufficiale #ANNALISAinSPACE.
E se Galileo ha avuto l’idea geniale di puntare il cannocchiale in direzione delle stelle rivoluzionando per sempre il pensiero scientifico, Mediaset invece non è stata per niente lungimirante nel collocare questa piccola perla di televisione nostrana in abbondante seconda serata, ovvero ben venti minuti dopo la mezzanotte! Però, per spezzare una lancia a favore della nostra “scelta libera”, bisogna riconoscergli il merito di aver voluto far raccontare questo viaggio in prima persona proprio ad Annalisa, la quale ha dimostrato già nella prima edizione, di avere attitudine alla conduzione, e quindi di essere adatta ad entrare nelle case degli italiani non solo con le sue canzoni, ma anche con le sue idee, il suo pensiero e la sua cultura.

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