Mondiale F1: ecco i nostri i voti alla stagione appena conclusa con i top e i flop di questo lungo campionato

Nico RosbergVOTO 10 – NICO ROSBERG: Il vero trionfatore di questo mondiale F1 è proprio lui, il figlio di Keke, ora campione del mondo 34 anni dopo il padre. Ha concluso una stagione praticamente perfetta, costellata di vittorie quando serviva vincere e piazzamenti quando servivano piazzamenti. Non ha rischiato nulla, non ha lasciato nulla al caso. Perfetto, teutonico, calcolatore, cinico. Ha restituito al mondo una speranza, ovvero che anche un pilota privo di talento sopraffino, con il lavoro, la dedizione, il sacrificio (e una macchina spaziale) può arrivare davanti alla star, al pilota più bello, al più bravo. Oggi il re è lui e a pieno merito, chi dice il contrario non ha capito il vero significato di questo sport. Fantastica la sua gestione del tiro mancino che prova a giocargli Hamilton. Non era semplice gestire tutta quella pressione, ma lui ci riesce in pieno, legittimando il tutto con un fantastico sorpasso su Verstappen. Bravo Nico. CAMPIONE

VOTO 9 – MAX VERSTAPPEN: Se si considera obbiettivamente tutta la stagione di Max, equamente divisa tra genio e follia, il voto doveva essere, probabilmente, leggermente inferiore. Ha mostrato al mondo intero sprazzi di talento cristallino come non se ne vedeva dai tempi di un certo Senna (e non me ne vogliano i puristi delle corse) ma ha anche osato molto, ha corso e fatto correre tanti pericoli inutili, spesso mostrando il suo lato più immaturo e pericoloso. Ma, a conti fatti, in questo mondiale F1 attuale, fatto di sicurezza, di procedure, di safety car, di penalità per ogni attacco e difesa, lui è stato l’unico vero motivo di divertimento. Con le Mercedes impegnate nel loro mondiale privato, il giovane Max ci ha tenuti incollati allo schermo, ci ha fatto emozionare, arrabbiare, sussultare. Ha i motori nel sangue, è un predestinato e si vede, ma non sarà mai un pilota freddo, calcolatore, alla Lauda. Max sarà sempre la scheggia impazzita e speriamo, per quella cosa chiamata spettacolo, che nessuno gli tarpi le ali. IMPREVEDIBILE

VOTO 8 – SCUDERIA MERCEDES: Sono tanto bravi a fare macchine quanto scarsi nel gestire i loro piloti. Hamilton è riuscito a mettere in ridicolo, in una sola gara, tutto l’universo Mercedes, facendo passare in secondo piano i 765 (settecentosessantacinque?!?) punti conquistati in stagione, le 55 pole in 58 gare negli ultimi 3 anni, il dominio assoluto in pista nell’era della power unit. Ecco, tutto questo oggi non esiste perché un singolo pilota, per provare a vincere il suo mondiale F1, ha messo in ridicolo tutti. Toto Wolf, Lauda, il suo ingegnere di pista. I team radio di questa gara entreranno di diritto nella storia comica di questo sport, con buona pace di tutti. Ora l’unica soluzione sarebbe quella di salutarsi a fine stagione ma ci vorrebbe un coraggio che forse né la scuderia, né lo stesso Lewis hanno. ALIENI

Vettel Ferrari RaikkonenVOTO 7 – KIMI RAIKKONEN: A inizio stagione lo abbiamo dato tutti per spacciato. Doveva essere la seconda guida, il fedele scudiero pronto ad accompagnare i successi del suo compagno di squadra pluricampione del mondo. Invece zitto zitto, quatto quatto, ha concluso una stagione non certo esaltante per la scuderia finendo spesso davanti al compagno di squadra. Ha dimostrato superiorità sopratutto in qualifica e nella gestione delle gomme di una monoposto non performante. Un pilota assolutamente solido, affidabile, forse più di quanto non sia spettacolare. Non ha fatto storie quando si è dovuto mettere da parte e a conti fatti si porta via un voto più alto del compagno di squadra. GLACIALE

VOTO 6 – DANIEL RICCIARDO: La prima guida Red Bull ha dimostrato ancora una volta di essere un pilota affidabile e concreto. Non è uno da prima pagina, non sarà il più spettacolare in pista, ma sa esattamente cosa prendere e quando può prenderselo. Perde però clamorosamente il confronto con il compagno di squadra sul piano delle emozioni e dello spettacolo. Il buon Max gli ha dato più di qualche lezione in questo mondiale F1. Il pilota olandese ha sopratutto evidenziato quello che sembra essere il più grande limite di Daniel, ovvero il non essere in grado di capire il momento all’interno della corsa e il non saper andare contro gli ordini della propria scuderia. Anche ad Abu Dhabi Daniel ha pagato una strategia totalmente scriteriata del muretto Red Bull senza fare una piega e dovendo, ancora una volta, accodarsi al giovane compagno di squadra. SOLDATINO

VOTO 5 – SEBASTIAN VETTEL: Stagione ricca di alti e bassi (più bassi che alti). La macchina non lo ha mai messo davvero in grado di lottare per quello che lui realmente vale. In quelle poche gare nelle quali il mezzo meccanico lo ha sostenuto, ha dimostrato al mondo intero che probabilmente, per talento, classe e freddezza il pilota più forte del mondiale F1 è ancora lui. Il problema vero è emerso invece nei momenti di difficoltà. Alcune volte è sembrato lasciarsi travolgere dall’enorme pressione dell’essere la prima guida Ferrari, e questo, da un pilota che ha già vinto quello che ha vinto lui, francamente non se lo aspettava nessuno. INVOLUTO

HamiltonVOTO 4 – LEWIS HAMILTON: Molti si chiederanno come si fa a dare 4 a un pilota che ha vinto 10 gare in una stagione, addirittura una in più del compagno di squadra campione del mondo. Ebbene, partendo dal presupposto che con quella macchina lì, probabilmente 10 gare le avrebbe vinte anche Giovinazzi che ancora corre in GP2, quello che non mi è piaciuto di Hamilton è stato il suo atteggiamento di strafottenza ostentato per tutto il mondiale. Che lui sia, tra i due, quello con più talento puro, nessuno lo mette in discussione. Quello che però non ci si può permettere è addossare tutte le colpe al team, quello stesso team che da tre anni mette a disposizione dei suoi piloti una macchina stellare. Non puoi pretendere di fare la bella vita e poi non saper far partire la tua macchina a dovere senza l’aiuto dell’elettronica e sopratutto non puoi prendertela con il tuo compagno se lui passa il suo tempo a lavorare proprio per ricucire quel vantaggio che il talento ti dà. Penosa poi la strategia di fare da tappo su Rosberg nell’ultima gara per metterlo sotto pressione e coinvolgerlo magari in qualche incidente, facendo una stucchevole commedia con il proprio team. Questo episodio va a sporcare la carriera di un pilota da sempre piena di luci e ombre ma che nei freddi numeri occupa ormai un posto d’élite nella storia di questo sport. SOPRAVVALUTATO

Red BullVOTO 3 – RED BULL: A inizio stagione, a onor del vero, la macchina era meno competitiva della Ferrari. Hanno lavorato bene, usando in modo appropriato i gettoni per migliorare la monoposto e mettersi alle spalle la scuderia di Maranello. Il voto basso deriva fondamentalmente da tutta una serie di errori di lettura e strategia commessi durante la stagione. Anche nell’ultima gara del mondiale F1 2016 sono riusciti nell’impresa di far arrivare Ricciardo dietro Verstappen, nonostante il pilota olandese si fosse girato al via, partendo sostanzialmente ultimo. Non mi è piaciuto nemmeno il tentativo, più o meno evidente, di non interferire mai con la lotta tra Hamilton e Rosberg, arrivando a penalizzare i propri piloti per non farli immischiare in vicende altrui. PASTICCIONI

VOTO 2 – FERRARI: Doveva essere l’anno della riscossa per le due rosse di Maranello e invece è stata una lenta agonia. Le aspettative erano tante e altissime. Si sperava di arrivare a strappare qualche GP alle due Mercedes e di riuscire a imporsi come l’unica antagonista di questa stagione allo strapotere teutonico. Si finisce invece con zero vittorie e abbondantemente dietro la Red Bull. La macchina ha evidenziato enormi limiti di carico e aerodinamica, vaporizzando tutti i progressi fatti con la power unit. L’unico spiraglio di luce per il futuro è che con i nuovi regolamenti si possa da subito sfornare una monoposto competitiva per dare la possibilità a Vettel e Kimi di esprimere il loro grande talento. DELUDENTI

VOTO 1 – KVJAT: Non me ne voglia il giovane pilota Russo, ma per me in questa stagione, il peggiore in assoluto è stato lui. A inizio stagione sembrava più occupato a perseguitare Vettel che a difendere il suo sedile da un certo Verstappen. Se il confronto con il pilota olandese è cosi impari che non mi sento nemmeno di affrontarlo, quello con il compagno di squadra in Toro Rosso, Sainz, è altrettanto impietoso. Quasi la metà dei punti e una lunghissima serie di brutte prestazioni. La Toro Rosso ha deciso di puntare su di lui anche per il 2017, contenti loro. DANNOSO

F1VOTO 0 – QUESTA FORMULA UNO: Sembra paradossale, ma il voto 0, il più basso in assoluto, va proprio a questa Formula Uno. Dopo la morte di Bianchi, avvenuta lo scorso anno, le misure di sicurezza sono divenute ancor più pressanti e opprimenti. Non me ne vogliano i piloti, la loro sicurezza ovviamente è importante, ma la F1 resta uno sport, uno sport rischioso se vogliamo, che potenzialmente può strapparti dalla vita in ogni istante. I piloti lo sanno e lo scelgono, nessuno li costringe a correre a 350 km/h su piccole monoposto: è una libera scelta. Credo sempre che sia più rischioso guidare un Camion per ore e ore, con scadenze pressanti e stanchezza, che non un’auto da corsa per due ore su un circuito chiuso. Quindi vi prego, per amore dello spettacolo e dell’adrenalina, togliamo le virtual safety car, le partenze in fila indiana, il non gareggiare con la pioggia, la prudenza, le penalizzazioni a ogni manovra o contatto. Lasciamo liberi i piloti di gareggiare, di esprimere il loro talento anche se questo non è sicuro. Onestamente non credo lo fosse nemmeno per Senna, quando in mezzo a un diluvio torrenziale, a 300 km/h, toglieva la mano dal volante per cambiare con la leva, ecco. Vedremo ora cosa potrà combinare la nuova proprietà del mondiale F1, sperando che non riescano nell’impresa di ridurla peggio di come già non sia combinata. DESOLANTE

Ovviamente sono rimasti fuori da queste pagelle molti piloti e molte scuderie che meriterebbero altri voti, alcuni alti, altri meno. Ho preferito occuparmi di tutte le scuderie e i piloti di vertice, sperando che non me ne vogliano i tifosi di questa o quella scuderia minore. Appuntamento alla prossima stagione con il mondiale F1, sperando finalmente che torni a essere lo sport che ha fatto innamorare milioni di persone nel mondo.

Vai alla home page di Lineadiretta24.it

Leggi altri articoli dello stesso autore

Twitter: @Mauro.Zini14