Maria e Nadia libere per amnistia

Pussy riotLe due Pussy Riot, Maria Alyokhina e Nadia Tolokonnikova finite in carcere per aver dissacrato la chiesa ortodossa di Mosca con preghiere anti-Putin, vengono scarcerate dal premier con l’amnistia in occasione dei 20 anni della Costituzione Russa.

La nota agenzia di news russa ‘Itar-Tass’ annuncia la scarcerazione di Nadia, seguita a quella di Maria, fuori dall’ospedale carcerario in Siberia c’erano ad attenderla il marito e numerosi giornalisti e, nonostante la concessione di Stato, la ragazza ha esclamato: ‘Russia senza Putin!’. Anche la Chiesa Ortodossa pare fare un passo indietro e accogliere a braccia aperte le ragazze con il perdono, dichiarandosi aperta al dialogo: «Spero che le due donne potranno rivalutare alla radice l’azione da loro compiuta in Chiesa e quanto dolore hanno causato alle persone credenti e non abbiano mai più il desiderio di ripeterlo».
Così dichiara il capo dipartimento per i rapporti tra il patriarcato e la società, Vsevolod Chaplin, vedendo nella scarcerazione seguita all’amnistia un segno di incontro tra le istituzioni offese e le giovani donne riottose, di cambiamento delle loro posizioni e di evoluzione nei rapporti reciproci.
Interprete della visione di Dio, non si risparmia una certa ironia nell’esprimere l’idea che ha delle ragazze: « Queste dame non sono del tutto perse per il regno dei cieli. Dio le ama, come tutti i suoi figli. Ma aspetta da loro un pentimento». La Chiesa è aperta al dialogo e al perdono, per tutti e, se lo desiderano, anche per questi personaggi.

Eva Del Bufalo

 

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