Barcellona: chiesti 2 anni di carcere per Neymar e un risarcimento di 10 milioni di euro
CARCERE PER NEYMAR? – Non sembra esserci pace, almeno fuori dal campo, per gli attaccanti del Barcellona. Dopo i problemi fiscali di Messi e la sua condanna a 21 mesi, tocca ora a Neymar doversela vedere con la giustizia. Il fondo di investimento brasiliano DIS, che ne deteneva il 40% dei diritti quanto il giocatore era ancora in forza al Santos, ha ritenuto di aver ricevuto meno di quanto dovuto dalla cessione al Barcellona e ha ben visto di intentare una causa multimilionaria presso la Corte Nazionale. Il caso, in un primo momento archiviato dal giudice José de la Mata, è stato riaperto in seguito alle indagini del magistrato Angela Murillo sulle presunte irregolarità finanziarie nella cessione del giocatore al club balugrana.
2 ANNI E 10 MILIONI – Il fondo di investimento, nel suo atto d’accusa presentato mercoledì, ne ha davvero per tutti. Chiesti ben 5 anni di carcere per Neymar e suo padre, accusato di corruzione. Chiesti 8 anni per il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu e il suo predecessore Sandro Rosell, oltre a un risarcimento stimato tra i 159 e i 195 milioni per i danni causati dal trasferimento. Più morbida invece la richiesta della Procura della Corte Nazionale che si è limitata a chiedere 2 anni di carcere per il fenomeno Neymar e altri 2 per il padre dello stesso, con l’aggiunta di un’ammenda di ben 10 milioni di euro. Un anno per la madre del giocatore, accusata di “corruzione nel mondo degli affari” al pari del figlioletto e rispettivamente 5 e 3 anni per gli ex presidenti di Barcellona e Santos, Sandro Rosell e Odilio Rodrigues, mentre per Bartomeu si prospetta l’archiviazione per mancanza di prove. In termini monetari invece, le richieste sono state di 8,4 milioni per il Barcellona, 7 per il Santos e 1,4 per l’azienda della famiglia Neymar.
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