Direttiva Bolkestein: gli ambulanti bloccano il lungotevere
Momenti di panico nel centro di Roma, quando la protesta degli ambulanti contro la direttiva Bolkestein è cominciata. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 18, gli ambulanti hanno dato vita all’ennesimo atto di ribellione e di disapprovazione, bloccando con furgoni il lungotevere all’altezza di Ponte Sisto per poi confluire, senza alcuna intenzione di arrestarsi, a Piazza Venezia.
Ma facciamo un passo indietro. Cos’è questa direttiva Bolkestein contro cui i venditori ambulanti, ormai da mesi, manifestano la loro ribellione sia nelle piccole che nelle grandi città? La direttiva in questione, che prende il nome dall’olandese Frits Bolkestein, ex commissario per la Concorrenza ed il Mercato Interno, fu approvata dalla Commissione Europea nella giornata del 13 gennaio 2005 per poi essere successivamente sottoposta a udienza del Parlamento Europeo l’11 novembre dello stesso anno. Ma cosa prevede e come funziona la direttiva Bolkestein? Si tratta di una legge, all’interno delle mura della comunità europea, volta a attuare un piano che favorirebbe il libero mercato dei servizi. Ciò comporterebbe il conseguente abbattimento delle barriere fra le varie nazioni, vale a dire che ogni cittadino, appartenente alla Comunità Europea, può esercitare la propria attività all’interno dei vari Paesi che la compongono. E fin qui non ci sarebbe niente di male. Il problema sta nel funzionamento ‘a scadenza’. La direttiva Bolkestein infatti, nonostante le buone intenzioni di eliminare le differenze razziali, si macchia di un difetto di non di poca rilevanza: il libero mercato dei servizi di cui sopra, riguarderebbe quelle circostanze per cui un venditore si sposta in modo temporaneo, dunque per un tempo definito. La ribellione degli italiani nasce proprio da questo punto, un punto che genera una motivata paura, ovvero che gli ambulanti stranieri possano arrivare proprio nei periodi in cui il lavoro è più redditizio. Una protesta abusiva quella di ieri, ma gli ambulanti, vogliono la riassegnazione delle licenza. La loro portavoce, Alessia Salmoni, ha spiegato che “gli ambulanti porteranno un documento al Prefetto. Il governo deve escluderli dalla direttiva. È stato aperto un tavolo di confronto il 3 novembre ma ancora non ha avuto seguito”. Entro maggio 2017, la direttiva Bolkestein potrebbe invadere l’area pubblica, motivo per cui altre polemiche saranno probabilmente all’ordine del giorno.
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