Incendio all’Idroscalo di Ostia, ancora Mafia Capitale

Incendio all’Idroscalo di Ostia, in Via Carlinga, al Teatro Fara Nume. Le fiamme sono divampate intorno alle sette di sera di lunedì 21 Novembre, sul posto sono accorse le forze dell’ordine constatando la natura dolosa del fatto, dovuto ad una manomissione dell’impianto elettrico.

Non si esclude la pista mafiosa tant’è che l’incendio all’Idroscalo di Ostia accade a la vigilia di un’iniziativa antimafia. Le fiamme hanno infatti colpito scenografie e materiali adibiti alla realizzazione del progetto “Mafia comprenderla per capirla”, organizzato dalla Consulta provinciale studentesca di Roma, in collaborazione con la Regione Lazio. Il giorno dopo l’incendio era previsto un incontro con l’Osservatorio per la sicurezza e la legalità, dove i ragazzi si sarebbero dovuti cimentare nella prima tappa di un percorso dedito all’approfondimento del fenomeno criminale. Obiettivo del percorso: far comprendere agli studenti del litorale le dinamiche mafioso e la vicinanza di esse ai luoghi della quotidianità. Perciò, in questa occasione, l’iniziativa in programma è stata organizzata per dar luogo a un progetto da presentare alle scuole superiori del X Municipio di Roma. Da qui è stato predisposto un modello alternativo di formazione, con esperti in gradi stimolare lo studente coinvolgendolo in prima persona.

L’incendio all’Idroscalo di Ostia non è, tuttavia, il primo episodio di intimidazione. Lo stesso teatro la cui direzione artistica è affidata ad Andrea Serafini era già stato protagonista di altri episodi dolosi, di cui uno nel 2007 ed un secondo nel 2009. Molti i messagi di vicinanza da parte della politica, dal PD a Sinistra Italiana e persino Casapound. Tuttavia, eventi come questi evidenziano come Ostia sia sempre di più simbolo e terreno del fenomeno “Mafia Capitale”, di cui lo Stato sembra essersi dimenticato.

@FedericaGubinel

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