Ultimo appello di Napolitano per il sì
Napolitano per il sì. «Io mi sono speso moltissimo da presidente della Repubblica in termini rispettosi delle mie prerogative nell’interesse del Paese. Vi trasmetto il mio messaggio: in serena coscienza ed in coerenza con le mie posizioni voterò “sì” al referendum» parole e musica di Giorgio Napolitano, registrate durante la scorsa puntata di Porta a Porta. A pochi giorni dalla data del voto il Presidente si spende anima e corpo per un successo del referendum durante una chiacchierata con Bruno Vespa.
Ammette che questa legge elettorale non va più bene in quanto: «Rispetto a quando fu approvato è molto cambiato il contesto politico: ci sono tre raggruppamenti in gara e in tre si spartirebbero il cento per cento dei voti e al ballottaggio chi prendesse anche solo il 29 per cento, rispetto al concorrente, avrebbe una tale prevalenza che non va bene per nessun partito». La chiave d’accesso a quest’analisi è la cavalcata del m5s dal 2014 a oggi. Capace, secondo tutti i sondaggi, di accedere al ballottaggio contro il Partito Democratico, il Movimento rischierebbe seriamente di ritrovarsi alla guida del paese ed è per questo che l’Italicum va cambiato.
Un Napolitano che, visibilmente scosso dai recenti svarioni del suo credo politico in giro per il mondo, si è detto preoccupato a causa dei partiti di estrema destra, dichiarandosi rassicurato dalle scelte della Merkel in materia di accoglienza: «Apprezzo la decisione annunciata dalla Cancelliera Merkel di fronte al flusso eccezionale di profughi. Rimane una posizione antitetica a quella dei gruppi xenofobi.»
Ovviamente non poteva mancare il grande classico a chiosa del tutto. Il mostro dantesco che torna a farsi sentire quando si avvicinano eventi fastidiosi come un referendum o un’elezione politica: lo spread. Secondo Napolitano infatti: «I rischi di crisi finanziaria ci sono sempre in questa fase, possono anche accrescersi come conseguenza di eventi internazionali che conosciamo. Non vorremmo vedere elevarsi il famoso spread, dobbiamo stare molto attenti, comunque vada il referendum» parole dietro le quali potremmo tranquillamente leggere un grido disperato contro una ipotetica vittoria del Movimento 5 stelle alle politiche del 2018. Sempre che ci lascino votare.
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