“Ti Amo Presidente”, al cinema la storia d’amore tra Obama e Michelle
Una settimana dopo le ultime Elezioni presidenziali, che hanno segnato la fine degli otto anni d’amore tra gli americani e l’uscente governatore Obama, comincia, al cinema, la storia tra il giovane Barack e la donna accanto alla quale ha formato la coppia più adorata di sempre alla Casa Bianca, Michelle.
“Southside with You” è il titolo originale del film “Ti Amo Presidente”- in uscita il 17 novembre – come da traduzione “concessa” a noi italiani che, altrimenti, non avremmo potuto cogliere l’importanza di un luogo: Southside, appunto. Proprio qui, infatti, nel quartiere meridionale di una Chicago incredibilmente assolata dell’estate del 1989, passeggiano per la prima volta insieme il giovane avvocato Barack (Patrick Sawyers) e la caparbia “supervisore” di lui, Michelle (Tika Sumpter). Poco desiderosa di un primo appuntamento lei, (già) molto determinato a conquistarla lui, i due, fuori dallo studio legale in cui lavorano e che li ha fatti incontrare, si scambiano i loro giovani pensieri sulla vita, in un incontro che sin dall’inizio ha tutta l’idea finire con un bacio, e sullo sfondo del ritratto dell’America di fine anni 80′.
La passione politica, l’amore e l’impegno per la comunità: gli indizi di una sinergia destinata a diventare storia c’erano già tutti, e vengono svelati a poco a poco, in 84 minuti di film. Entrambi ribelli alla generazione dilagante degli Yuppie, insieme, Barack e Michelle, crescono di fronte ai quadri di Ernie Barnes, in elogio al movimento dei New Negro, e ai film Spike Lee. E finiscono per parlare, inevitabilmente, di razzismo: della difficoltà che una donna nera faceva (e fa ancora?) per imporre la sua professionalità in un posto di lavoro di uomini bianchi.
Così, la reticenza iniziale dell’irremovibile “supervisore” si scioglierà a poco a poco e, qualche giorno dopo, si trasformerà nell’indecisione su quale abito indossare per affascinare quell’uomo che – piccola curiosità – già da allora, pare portasse le maniche della camicia tipicamente arrotolate a metà.
Location familiari, nessun effetto speciale, attori poco famosi e un regista appena trentenne, l’americano Richard Tanne: un tenero esperimento prodotto dal musicista John Legend nei giorni del “blitz” rumoroso di Donald Trump e rispettiva moglie Melania alla White House.
E gli Obama come giudicano il film? In nessun modo, almeno ad oggi, almeno ufficialmente. Lo scorso gennaio, Tanne ha raccontato con orgoglio durante la presentazione della pellicola: “Fonti affidabili ci hanno detto che sono a conoscenza del film, e che sono contenti ma anche un po’ sorpresi!“. Già nove anni fa si iniziava a lavorare all’idea di mettere in cantiere “Ti amo Presidente”: era il 2007 e Obama era ancora “solo” un promettente senatore dell’Illinois.
“La politica?” chiede la “promessa first lady” in un momento inconsapevolmente topico della passeggiata a Barack, a proposito del suo futuro; “Forse…”, risponde lui. E fu l’inizio di un politico, di una nuova arte del governare, di una passione che è diventata quella di un intero paese.
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