Orrore a Terni: bambino stuprato da madre e compagno
A sei anni stuprato dalla madre e dal compagno di lei. Già questa frase racchiude in sé tutto l’orrore, la mostruosità, il ribrezzo, la ripugnanza, e la crudeltà di cui solo l’essere umano è in grado di esercitare su un’altra persona. Ma quando a subire la violenza – di qualsiasi genere essa sia – è un bambino, non esistono motivazioni che possano giustificare tale atti, in questo caso di depravazione assoluta. A sei anni stuprato dalla madre e dal suo convivente.
È successo a Terni. Il bambino, giunto dalla Romania da pochi mesi, era isolato dal mondo: segregato in un appartamento di periferia, non frequentava nessuna scuola. È in questa casa degli orrori, che veniva abusato e seviziato dalla madre venticinquenne e dal compagno di lei trentenne.
Il bambino era obbligato anche ad assistere ai rapporti sessuali che la madre aveva con gli uomini con i quali era solita prostituirsi. I pianti continui del bambino hanno attirato l’attenzione del vicino di casa, il quale ha segnalato alle forze dell’ordine quanto sentiva. Le indagini, cominciate grazie a questo signore, hanno consentito alla Polizia di Terni di indagare e successivamente arrestare la coppia, ponendo fine alla violenza fisica e psicologica subita dal bambino. Non avendo avendo parenti in Italia, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, il piccolo è stato collocato in una struttura per minori. Violenza sessuale e maltrattamento su minore, è quanto la Polizia contesta alla madre e al compagno di lei.
A sei anni stuprato dalla madre: “la missione delle madri non è la procreazione, quanto la preoccupazione. Anche le amebe partoriscono, ma, per quanto ne so, se ne fregano” ha scritto il giornalista Andrea G. Pinketts. Perfetta descrizione che sintetizza la figura di questa donna. La madre, dovrebbe essere “l’angelo del focolare”, colei che protegge il proprio figlio dalla malvagità del mondo. Ma in questo caso, è la madre a rappresentare il pericolo.
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