Posidonia: alla ricerca del mondo perduto
Al Teatro Centrale Preneste domenica 13 novembre è andato in scena Posidonia, lo spettacolo realizzato dal Teatro di carta in collaborazione con le Ombre bianche che rientra nella rassegna “Infanzie in gioco 2016/2017”.
L’avvincente storia del misterioso mondo di Posidonia, sommerso nelle profondità marine, ha per protagonisti due simpatici personaggi interpretati da Marco Vergati e Andrea Castellano, che si avventureranno alla ricerca del “mondo perduto”. Tutto inizia con il ritrovamento di un baule di un antenato del protagonista, contenente delle carte nautiche che indicano dove si trova il misterioso regno e che spingeranno i due ad avventurarsi alla sua ricerca. Sarà così che, ritrovandosi nel bel mezzo di una tempesta, quando ormai tutto sembra essere perduto, giungeranno a Posidonia, che si svelerà essere un regno sorto al di sopra di una balena. Dunque una trama piuttosto avvincente e scenografie essenziali, ma ben fatte: un plauso in questo senso va a Marco Vergati e Chiara Carlorosi, curatori della regia, dei testi e delle scenografie stesse. Interessante poi l’alternarsi del teatro recitato con il teatro delle ombre, per cui sarà possibile immergersi, attraverso le ombre e i colori proiettati su due teli bianchi, nelle magiche atmosfere del mondo marino e nei sogni del nostro protagonista: veramente uno spettacolo ben fatto, curato nei dettagli, pertanto apprezzabile non solo dai più piccoli, ma anche dai più grandi.
Tuttavia c’è un appunto da fare proprio sull’età del pubblico cui è destinato lo spettacolo: probabilmente non è adatto a bambini di 5 anni, che chiedevano continuamente ai loro genitori “cos’è quello mamma?”, “e lui che fa?”. Infatti la trama, per quanto essenziale, risulta essere piuttosto articolata, con qualche colpo di scena (per esempio la scoperta di Posidonia) che difficilmente potrebbe essere carpito da un bambino di 5 anni, la cui attenzione viene richiamata solo dalle esilaranti scenette alla Stanlio ed Olio che coinvolgono i due protagonisti. Ne deduciamo quindi che lo spettacolo sarebbe più adatto ad un pubblico di bambini dai 10 anni in su.
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