The Walking Dead 7×03, le “Pagelle Semiserie” della puntata
Nuova settimana ed ecco la nuova pagella delinquenziale di The Walking Dead 7×03. Dopo le scintille della prima puntata e la bonaccia della seconda, in The Walking Dead 7×03 finalmente iniziamo ad approfondire qualche personaggio. I fatti si svolgono tutti nella città dei Salvatori, il gruppo di Negan. I protagonisti, infatti, sono proprio Negan, Dwight e Daryl. Quest’ultimo è stato fatto prigioniero e viene torturato perché crolli e finalmente si inginocchi a Negan. Ma procediamo con ordine. Quello che ci interessa è vedere come si sono comportati i nostri personaggi. Non resistiamo, dobbiamo assegnare i nostri voti.
Le pagelle di The Walking Dead 7×03
[SPOILER ALERT ]
Negan: Sempre nella sua giacca di pelle. Sempre insieme alla sua Lucille. The Walking Dead 7×03 ci svela un po’ del suo mondo, di ciò che ha costruito nel mondo invaso da zombie. Ma soprattutto ci fa capire ancora un po’ della sua personalità. E niente, Negan è cattivo pe esse cattivo. Tutti si inginocchiano al suo passaggio. Tutti gli devono massima obbedienza e sudditanza. “Tutti sono Negan” non è uno spot elettorale in stile “uno vale uno”. Piuttosto è l’apice di una forma di alienazione che porta tutti, per paura, a fare ciò che gli viene ordinato. Una scala gerarchica manco troppo complessa organizza la vita della comunità. C’è chi lavora a punti per guadagnarsi la sopravvivenza. C’è chi, come Dwight, se la comanda ma solo perché è disposto a sacrificare qualsiasi cosa per il grande capo. Infine c’è lui, Negan, che vive come un re circondato dai suoi schiavi. Comanda con il terrore, giochi psicologici da maniaco e la costante minaccia di distribuire randellate come fossero carezze. Poi c’ha sta fissa delle regole che proprio non je la fa a chiude un occhio: non vorresti mai che sia lui a farti una multa per strada. Ma Negan ha un nuovo giocattolo: Daryl. Non può farsi scappare uno come lui. Deve piegarlo, sottometterlo, deve farlo diventare un Negan. Ma quello è matto più matto di lui. Non sarà così facile.
Voto 7: o-o-o occhi da pazzo
Dwight: Il giovane braccio destro ustionato di Negan ha un compito non facile questa volta: piegare Daryl. Roba che il mega trappolone al gruppo di Rick in confronto era una partita a tris. Si parte con il classico “ti butto nudo in una cella al buio e lì resti”. Ma questo non basterebbe certo a far crollare un cinghiale abituato a dormire nei boschi. Quindi ci aggiungiamo pure la buona vecchia tortura del sonno. Come se non bastasse, con l’aiuto dell’ex moglie, gli organizza pure tutta una scenetta copiata para para da Ramsay Bolton che ha già citato gli autori per plagio. Comunque non ce sta niente da fa, sto matto non cede. Nel frattempo riusciamo a capire un po’ di più de sto Dwight. Ormai lo vediamo dalla stagione precedente ma non è che ci avessimo capito troppo. In The Walking Dead 7×03, si scopre che prima questo stava sempre con Negan ma era uno di quelli sfigati che lavorano a punti. Erano lui, la moglie e la cognata “super hot”, come ama ricordarla Negan. Ma la cognata “bona” era malata, aveva bisogno di medicine e quindi il super capo le aveva offerto di sposarla per risparmiarle la schiavitù. Questa rifiuta ed insieme a Dwight e alla sorella scappano. È proprio quello il momento in cui lo conosciamo e si frega la moto e la balestra di Daryl. Dopo quell’infamata e dopo che la cognata era ormai morta, decide di tornare da Negan con la coda tra le gambe. Sto gesto a Negan je piace una cifra e libera Dwight dalla schiavitù ma solo in cambio di sua moglie, che viene destinata ad altra mansione. In realtà una flebile fiamma di amor proprio ancora è presente in fondo a Dwight. Peccato che sia davvero in fondo in fondo in fondo…
Voto 5: infamello bruciato
Daryl: Beh quella di Daryl in The Walking Dead 7×03 è proprio quella che si direbbe una presenza silenziosa. Non dice una parola per tutta la puntata. È tutto un gioco di sguardi, gesti, espressioni. Che poi sono quasi sempre le stesse eh: sguardo da cane bastonato, movimenti da bestia braccata, volto impassibile anche di fronte alle minacce di morte. Insomma il solito Daryl. Ma nel chiuso della sua cella qualcosa succede. Sarà il buio, il freddo, il fetore, la fame o quella versione country di Celentano che non lo fa dormire ma fatto sta che Daryl ha grossa crisi. Quando poi gli fanno vedere la foto ricordo di Glenn (o quello che ne rimaneva) non resiste più e getta fuori tutto il cibo per cani con cui l’hanno nutrito fino ad ora. Peccato, quel pappone alla fine non era manco troppo male. Però, alla fine, anche Daryl ha il suo momento di gloria. Non poteva chiudere la puntata senza dire qualcosa di davvero coatto. Quindi decide di liquidare Dwight dandogli della mammoletta vigliacca che ha sacrificato tutto per salvarsi la pelle. Mentre lui è Daryl er matto e fa come je pare!
Voto 6,5: lupo in gabbia
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