Il viaggio della memoria della sindaca Raggi
Oggi, 8 novembre, è la giornata conclusiva del viaggio della memoria della sindaca Raggi, iniziato il 6 novembre, che l’ha portata a visitare Cracovia e i campi di concentramento di Birkenau e Auschwitz.
Nonostante le difficoltà che la giunta sta affrontando, la sindaca ha affermato che la cancellazione di questo viaggio non era prevedibile e ad un post sulla sua pagina Facebook ha affidato il suo pensiero: «questo percorso ci porterà a visitare i luoghi di una storia che non abbiamo vissuto ma che, da adesso, inizieranno a far parte di noi. Con questo viaggio trasformiamo la storia, passata e lontana degli altri, nella nostra memoria, viva e presente. E inizia, allo stesso tempo, un viaggio dentro di noi: usciremo feriti. Sarà nostro compito usare anche queste ferite per leggere la realtà di oggi e diventare sempre più consapevoli del mondo».
Al primo viaggio della memoria della sindaca Raggi hanno partecipato l’assessore alla Cultura Luca Bergamo, il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito e una delegazione di 136 ragazzi provenienti da 34 scuole della Capitale. Al viaggio hanno preso parte anche il direttore scientifico del Museo della Shoah Marcello Pezzetti e i sopravvissuti alla Shoah, Sami Modiano e Tatiana Bucci che hanno guidato il gruppo con i loro racconti. Un viaggio colmo di commozione per la Sindaca Raggi, che l’ha definito «una visita verso l’inferno» che però, ha aggiunto, «deve fornirci una chiave di lettura per gli avvenimenti odierni, alla luce dell’innalzamento di muri in tutto il mondo. È un viaggio che facciamo in luoghi lontani, ma allo stesso tempo un viaggio che facciamo dentro di noi».
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