Terremoto colpa degli omosessuali. Il delirio di radio Maria
Terremoto castigo per omosessuali. Radio Maria l’ha combinata bella grossa se addirittura il Vaticano ha dovuto prendere le distanze dalle farneticanti dichiarazioni fatte in radio domenica scorsa, giorno nel quale una violenta scossa ha sconvolto il centro Italia. Radio Maria non è direttamente collegata con la Santa Sede, diciamo che gode di una certa autonomia. Nei mesi scorsi altre dichiarazioni fatte dal Direttore della radio, Padre Fanzaga, avevano suscitato sdegno. Aveva auspicato, nel periodo di VatiLeaks, l’impiccagione per i due giornalisti Nuzzi e Fittipaldi, rei di aver scritto su quello scandalo. Ma sono le unioni civili il tema che manda in tilt l’emittente mariana. All’indomani dell’approvazione della Legge Cirinnà alla deputata che ha dato il nome alla Legge venne augurata direttamente la morte «brinda a Prosecco, eh eh, alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale». Così mentre la Chiesa, da quando c’è Papa Francesco, sta provando a darsi un aspetto meno cupo e più amichevole verso chi soffre, Radio Maria usa spesso toni da inquisizione spagnola. Ma non è la sola. Questa settimana Antonio Socci, giornalista molto pio che ottenne in Rai con la sua trasmissione Exalibur in prima serata ascolti degni delle lezioni di matematica alle tre di notte, premiato quindi, per questi bei risultati, con la Direzione della Scuola di Giornalismo di Perugia, si è molto indignato per la presenza di Bergoglio alle celebrazioni per Martin Lutero, e si è detto non sorpreso dei disastri che avvengono in Italia, tipo il terremoto, perché il Papa invece di consacrare la nostra nazione alla Madonna andava ad onorare un personaggio che si era ribellato al potere terreno della Chiesa.
Ora ci risiamo, dopo il Ministro Israeliano, dopo varie pagine e blog ultracattolici e dopo l’Isis, in una comunione di monoteismi che raramente si trova d’accordo come in questo caso, le sofferenze degli umbri e dei marchigiani sono dovute alla Legge sulle unioni civili, al mancato voto dell’Italia all’Unesco, alla guerra in Siria. Insomma Dio quando si arrabbia, per qualunque cosa, se la prende con umbri e marchigiani. Le frasi, che inizialmente erano state attribuite a Padre Fanzaga, sono invece state pronunciate da Padre Giovanni Cavalcoli ch ieri nel corso della trasmissione “La zanzara” ha difeso il suo, chiamiamolo così, pensiero. “Risentendo le mie parole, tutto sommato è un’opinione legittima. Si può pensare che il terremoto possa essere un richiamo, un castigo. Le unioni gay sono un peccato? Si capisce. Un omosessuale è una persona che pecca contro natura. Due uomini che stanno insieme cosa sono? Peccatori”, “Ha letto la storia di Sodoma e Gomorra? Perché vengono castigate? Per i peccati. Il castigo esiste, senz’altro. Semplicemente, sono peccati che meritano il castigo divino, non dico niente di nuovo” “Io sono dottore in teologia da 30 anni. Cosa c’entrano i terremoti con la teologia? C’entrano sì! I terremoti entrano in quello che è il castigo divino conseguente al peccato originale. Le unioni sessuali possono provocare punizioni divine”. Quando il conduttore gli ha fatto notare che anche il Vaticano ha preso le distanze da radio Maria lui ha placidamente replicato:”Questa è la Bibbia. Ripassino il catechismo”.
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