11 milioni alla zootecnia per il post terremoto

11 milioni di euro, questa la cifra con cui il Governo darà il suo sostegno alla zootecnia nelle zone terremotate del Centro Italia.

“Al fine di sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche messe in ginocchio, il decreto approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri “autorizza la spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino e suinicolo”.

Così Palazzo Chigi in un comunicato stampa diramato dopo il Consiglio dei ministri del 4 novembre,  ha  reso noto che il Governo ha approvato il decreto per “i nuovi interventi urgenti” per le popolazioni e le aree colpite dal sisma che si è abbattuto sull’ Umbria, le Marche ed il Lazio.

Questa misura in particolare volta a salvaguardare la zootecnia, si era resa immediatamente necessaria poichè in pochi minuti il sisma  ha travolto non solo vite e architetture millenarie di quell’ Italia medievale fatta di piccoli borghi di provincia, chiese, abbazie e torri, ma dopo aver seminato ovunque panico e distruzione, ha lasciato una popolazione in ginocchio, privandola non solo di una casa, ma anche della propria fonte di reddito principale, mettendo a rischio così il futuro di queste comunità, legate ad attività antiche e fondamentali come l’ allevamento e agricoltura.

Per molti allevatori come è noto “le bestie” sono infatti tutto ciò che resta, ed a rischio della vita alcuni continuano persino a popolare borghi diroccati e frazioni disabitate mentre la terra trema ancora sotto i loro piedi, pur di non abbandonare quelle stalle lesionate in cui hanno investito tutto il loro lavoro e dove risiede ancora il loro futuro.

Proprio per loro e per la zootecnia locale come ricordato più volte anche da Coldiretti, con l’arrivo dei rigori invernali è necessario un immediato intervento, considerato che è ormai urgente anche l’invio di moduli abitativi nelle campagne per permettere agli allevatori che non hanno potuto allontanarsi, di continuare a sorvegliare le proprie stalle, curare il bestiame, nutrire e mungere le mucche e le pecore .

Il Consiglio dei Ministri pertanto come era doveroso, in una riunione lampo ieri mattina, iniziata alle 9.24 e durata meno di mezz’ora, ha approvato il “Decreto Terremoto” ‘salvo intese’, disponendo un’ulteriore limatura del testo che punta a semplificare le procedure di ricostruzione e messa  in sicurezza delle zone terremotate. Oltre agli interventi per ricostruire e tutelare il patrimonio artistico, risolvere l’emergenza abitativa e ripristinare scuole e strade, tra le varie disposizioni ha incluso quindi questo significativo stanziamento rivolto a salvare le attività di pastori e allevatori.

Ma basteranno 11 milioni di euro, a riportare almeno questo aspetto dell’economia locale nelle condizioni in cui si trovava prima del sisma del 30 ottobre, e scongiurare così lo spopolamento definitivo di questi splendidi territori?

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