“Medici-Master of Florence”: pagelle (semiserie) delle nuove puntate
Nonostante il grande successo di pubblico delle prime due puntate di Medici – Master of Florence (30% di share), la nostra serie tv ha ricevuto anche molte critiche per la sceneggiatura limitata, i costumi, la fotografia, il montaggio e alcune scelte narrative dubbie. Ma i criticoni, più che su questi aspetti prettamente tecnici, l’hanno buttata sull’accuratezza storica dei personaggi (esempio: Cosimo e Lorenzo De Medici sono raffigurati con la barba nonostante i dipinti che li ritraggono non la rappresentino. Magari avevano deciso di radersi per l’occasione …) e della città stessa di Firenze (nell’epoca in cui è ambientata la serie alcuni monumenti ancora non esistevano o non avevano l’aspetto che vediamo sullo schermo: la facciata del Duomo, tanto per citarne uno, fu completata solo nel 1887 così come la vediamo oggi dal vivo e in video).
Non contenti poi hanno avuto da ridire anche sul fatto che alcuni episodi storicamente avvenuti sono stati eccessivamente romanzati, come la morte di Giovanni De Medici, che morì di morte naturale il 20 febbraio 1429, e non, come abbiamo visto in video, per avvelenamento dopo avere mangiato degli acini d’uva ricoperti di cicuta. Il produttore della serie, Luca Bernabei, a seguito di cotanto risentimento da parte degli storici, per evitare altre chiacchiere (inutili) ha risposto per le rime dicendo che “una serie televisiva non è un documentario ed il racconto deve per forza fare i conti con l’apporto creativo degli autori”.
Detto ciò, la questione, almeno per il momento, si è chiusa, e noi possiamo accingerci a vedere come se la sono cavata i personaggi (con barba o senza a noi poco importa) di Medici – Master of Florence nelle pagelle della terza e della quarta puntata, ovvero, rispettivamente “La Morte Nera” e “Il Giudizio” (puntate che, alla faccia degli storici, hanno realizzato il 25,7% di share).
Pagelle Medici 1×03 -1×04
[ SPOILER ALERT ]
Giovanni De Medici: ma non era morto? La buonanima si diverte a sbucare quando meno te lo aspetti in sibillini flashback in cui il nostro “diversamente Socrate” (la cicuta c’è chi la beve e chi la gusta su acini d’uva!) si cimenta nel regalare perle di saggezza ai suoi devoti figlioli. Il maestrino Giovanni, invece di prendere gli scapestrati a bacchettate, cerca di inculcare dentro i loro cervellini le nozioni necessarie per poter gestire il banco dei Medici, ma anche per prendere, rigorosamente con nonchalance, le redini del potere della città di Firenze. Questo si che è un fulgido esempio di “Buona Scuola”. Voto 8 Educatore Modello
Cosimo De Medici: additato come iettatore e poi chiuso in gattabuia! L’ignoranza del popolino e il “carico da 12” di Rinaldo Albizi lo fanno diventare il responsabile della peste nera! “Dagli all’untore!”: per poco non lo malmenano, lo infilano in una cella con un carceriere che gli offre amabilmente vino avvelenato, tanto per farlo ammutolire durante il processo, e, alla fine, è pure fortunato poiché invece del cappio gli danno una bella valigia e lo invitano a farsi un viaggetto a Venezia. E dopo tutte queste peripezie il “Divo” Cosimo che fa? Si risente: preferiva il cappio! Voto 6 Incontentabile con Tedenze Suicide
Piccarda Bueri: la vedova di Giovanni. L’avevamo intravista nei precedenti episodi, ma adesso riusciamo finalmente a delinearla meglio: una stronza patentata! Lei sa tutto, lei capisce tutto : dalla sua bocca escono perle di rinomata saggezza tipo “è la discendenza che fa grandi le famiglie, non gli uomini”, oppure “io ho sempre ragione Cosimo”! Fortunatamente ci pensa la peste nera a chiuderle la bocca una volta per tutte, prima che lo faccia la nuora, i figli o chi per lei! Voto 4 Saputella
Contessina De Bardi: è l’unica che si attiva in maniera concreta per cercare di salvare il marito Cosimo dalla forca. Improvvisa persino un siparietto alla Lady Godiva (nel suo caso con tutti i vestiti addosso) entrando nel palazzo della signoria in groppa al suo cavallo bianco, scrive lettere, prepara strategie, amministra beni di famiglia in assenza del marito e non trascura i doveri cristiani quali consolare gli afflitti (la nuora) e visitare i carcerati (il marito). Un personaggio che si sta rivelando di un certo spessore e con gli attributi. Peccato che il marito neanche la ringrazia dopo che la poveretta gli salva la pellaccia. Voto 9 Incompresa
Lorenzo De Medici: il fù guascone nasconde un bello scheletro nell’armadio! Tralasciando il fatto che per salvare le sorti del banco (chiuso per peste) vuole vendere i lanifici amministrati da Contessina, quel che più ci lascia perplessi è il fatto che sia implicato (forse), non si sa bene a che livello di rilevanza, nell’affaire dell’uva alla cicuta! Che sia un parricida? Che voglia anche fare fuori il fratello, così da non dover ricoprire il ruolo di eterno secondo? Voto 5 Ambiguo
Piero De Medici: da pagetto a oratore in meno di 5 secondi. È questa l’evoluzione del personaggio di Piero (passato alla storia come “il gottoso”, nonché padre del Magnifico) che, durante il processo al padre, decide di dimostrare alla città di Firenze (ma anche al padre che, pur non potendo parlare, ha orecchie per sentire) che ha studiato Cicerone, dunque si alza in piedi e arringa la folla, noncurante delle risate di scherno del consiglio: il non più bamboccione solleva le sorti del padre che viene rimandato ai voti. Voto 8 Legale per caso
Lucrezia Tornabuoni: la bella statuina. Il suo dovere è sfornare figli perchè la dinastia non finisca nel dimenticatoio, quindi da lei non possiamo aspettarci nulla di più. Raramente fa qualcosa di diverso dal piangere o annuire graziosamente ai suoi superiori (i suoceri, il marito, Piccarda Bueri …). Ma in futuro chissà? Magari arriva il principe azzurro e la risveglia, o forse suo marito decide di salmodiare anche in casa e le fa un bel discorsetto! Voto 4 Bella Addormentata
Marco Bello: iron man versione rinascimentale! È immune alla peste e probabilmente è anche immortale (vedremo). Si aggira furtivo nottetempo nelle strade di Firenze scansando i cadaveri e si autoinvita (senza pastarelle al seguito: che maleducato!) nelle abitazioni degli appestati: tutto ciò per svelare il giallo della dipartita di Giovanni. Una sorta di “Signora in giallo” in calzamaglia, uno Sherlock Holmes d’altri tempi che, minaccia di qua e minaccia di là, riesce a scoprire sempre più indizi e, siamo fiduciosi, prima o poi, farà sì che la giustizia trionfi. Voto 9 Giustiziere della Notte
Rinaldo Albizi: il bigotto oppositore. Va bene che ancora non siamo in pieno Rinascimento, va bene che la Chiesa e la morale cristiano-cattolica hanno il loro peso sulle vite dei Fiorentini, come è giusto che sia, ma addirittura accusare Cosimo di essere uno che promuovendo l’arte devia i costumi dei bravi cittadini con condotte immorali quali la sodomia mi sembra eccessivo! Rinaldo ha una crisi d’identità, si crede il prequel di Savonarola, e ci manca poco che organizzi una caccia ai sodomiti e qualche bel falò delle vanità! Inoltre, è proprio lui che mette in giro voci secondo le quali la peste sarebbe la punizione divina per la costruzione della cupola del duomo … L’Albizi le tenta tutte per fare fuori i Medici da Firenze e ci riesce in parte (aveva votato per il cappio ma l’esilio ha avuto la meglio). Voto 5 Millantatore
Filippo Brunelleschi: accantonato il cappello da chef e messo da parte l’ovetto, il buon Filippo è alquanto alterato. I Fiorentini stanno distruggendo il suo bel cuppolone, e, nonostante la peste, non trovano niente di meglio da fare. La soluzione di Cosimo per fermare lo scempio è quella di dirottare i malati all’interno del duomo, così da evitare che i devastatori entrino per fare altri danni, ma lui è un artista, non concepisce il fatto che il lerciume della malattia debba confondersi con la bellezza e la perfezione dell’arte. Cosimo non lo comprende, o forse non gli interessa un tubo di tutta la storiella della bellezza, e vuole solo salvaguardare le camionate di soldi spesi. E così, alla fine, ubi maior minor cessat: Brunelleschi deve ingoiare il boccone amaro (che gli fa anche un certo schifo non essendo cucinato da un cuoco stellato come lui!) e stare anche zitto! Voto8 Genio Incompreso
La Peste: colei che determina le sorti dei suddetti personaggi. Aspettavamo con trasporto la sua performance con la certezza che non avrebbe deluso nessuno: ha tolto di mezzo Piccarda Bueri, ha scatenato la bigotteria dei fiorentini, ha fatto finire in ristrettezze economiche i Medici, ha sobillato Rinaldo Albizi … Insomma, la peste è, a nostro parere, il personaggio più attivo e determinante di tutti, e, anche se con ogni probabilità (con estremo rammarico) non la ritroveremo nei prossimi episodi, ci resterà di lei un caro ed affettuoso ricordo! Voto 10 Casus Belli
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