Gigante l’Italia di Val d’Isere
Gran giornata quella di ieri in Val d’Isere per lo sci alpino italiano. Non abbiamo vinto la gara, nè abbiamo piazzato atleti sul podio, ma a nostro avviso è successo qualcosa di ancora più importante: il cambio generazionale tanto necessario e insperato nel panorama della disciplina, sembra essersi materializzato per magia.
Le premesse erano le migliori visto che si sciava su una pista difficile e ghiacciatissima, condizioni storicamente favorevoli agli atleti cresciuti secondo i dettami della tradizione italica. E così è andata: i giovani Nani, De Aliprandini, Borsotti e Zingerle partendo con pettorali alti si sono qualificati in massa e bene per la seconda manche, frazione in cui non solo non hanno sbagliato ma anzi hanno rincarato la dose! Così Nani finisce quinto e non è male visto che la settimana passata aveva ottenuto il suo miglior risultato in carriera e cioè un decimo posto. Sesto finisce De Aliprandini, classe ’90 e pettorale 37, poi undicesimo Giovanni Borsotti che ha saltato per infortunio la scorsa stagione, ma questa non è una cosa che dovrebbe sorprendere visto che lo stesso Ted Ligety si era espresso in termini entusiastici sul giovane gigantista italiano. Diciottesimo arriva Alex Zingerle anche lui classe ’92 e pettorale 59 per lui. Bene inoltre anche i “vecchi” con Moelgg ottavo e Simoncelli sedicesimo. Il podio è molto simile a quello dell’anno scorso con Hischer vincente, Fanara secondo, Luitz terzo e Pinturault quarto.{ads1}La speranza che ci hanno regalato i gigantisti, non ce la regalano, allo stato dell’arte, le donne nella velocità. Del resto noi non ci eravamo esaltati nemmeno per il podio della Fanchini in America, perchè il risultato raccolto sporadicamente, come ci succede da anni, senza essere davvero competitivi non può suscitare grandi emozioni visto che arriva nel disinteresse generale; disinteresse figlio della regolarità dei risultati mediocri. Eppure bisogna fare degli sforzi di memoria per ricordare una prova di squadra come quella di ieri: la migliore delle azzurre è Nadia Fanchini ventiquattresima. Se possiamo apprezzare la scelta dei tecnici di schierare una giovanissima Karoline Pichler non comprendiamo assolutamente come si possa retrocedere in Coppa Europa il vero fenomeno (Brignone a parte ovvio) italiano che è Lisa Agerer. Ma ne riparleremo! Per rimanere alla cronaca vince una strepitosa Tina Weirather, seguita a sorpresa dalla svedese Kajsa Kling e dalla Fenninger. Bene anche la Gut e la Riesch settima ed ottava mentre la Maze esce dal tracciato e non fa punti.
Stamane slalom speciale per gli uomini e slalom gigante per le donne. Vai Federica!