L’Italia che si ribella: intervista ai Forconi
Cosa sta accadendo in Italia? I contadini sono in città a gridare contro il Governo, la destra sostiene manifestazioni dove sono presenti i centri sociali, la sinistra interpreta, a suo modo, i messaggi delle forze dell’ordine. Che cos’è questo disordine e da dove nasce? Abbiamo intervistato Martino Morsello, presidente nazionale del Movimento dei Forconi, per cercare di fare chiarezza.
Chi sono e quando nascono i Forconi?
I Forconi nascono in Sicilia il 12 gennaio 2011 con un atto costitutivo depositato regolamente. Abbiamo fatto tante manifestazioni in Sicilia e in Italia, abbiamo chiesto al Governo tante cose e non abbiamo ottenuto niente. Abbiamo scelto il simbolo del Forcone perché é un attrezzo che nell’antichità, ha rappresentato un’arma importante di difesa e di assalto per coloro che si ribellavano all’oppressore ma anche uno strumento di lavoro. Il Movimento dei Forconi ha preso il sopravvento sull’opinione pubblica, perchè unisce tutte le persone che hanno bisogno di riscattarsi; alla protesta le donne partecipano, i disoccupati partecipano, tutti si sentono forconi perché hanno la possibilità di sbandierare il malcontento. Io come presidente dei Forconi sto cercando di far capire che abbiamo ragione, cercando di tenere calmi tutti quelli un po’ facinorosi, perché avendo ragione non possiamo avere torto. Ingroia ha detto che le proteste dei Forconi sono legittime, lo stesso il Procuratore capo di Caltanissetta ha detto di fare attenzione a non confondere i Forconi, con una organizzazione mafiosa.
Quali sono le motivazioni e gli obiettivi della protesta?
Noi chiediamo al Governo di cambiare rotta, perchè con questa globalizzazione così sfrenata, con questo euro così forte, con questa tassazione così forte, con questi immensi costi di produzione, le imprese sono state costrette a fallire. Il Governo Letta ci deve dare una risposta, il Governo del PD, perchè non possono ancora dire Governo di larghe intese; noi chiediamo al Governo di bloccare tutte le procedure esecutive per dare respiro alle aziende, per dare respiro agli amministratori delle aziende anzichè suicidarsi. Questa è la battaglia. Dovremmo sederci intorno a un tavolo con il Governo per capire perché, con le nostre aziende, siamo costretti a pagare l’energia elettrica 0,20 a kw/h mentre i francesi la pagano 0,034-0,040, così non possiamo mai essere competitivi. Se non c’è più moneta circolare, si muore, quindi bisogna mettere mano a una moneta alternativa complementare o rinegoziare l’euro.
Nonostante le vostre proteste siano nate sotto il Governo Berlusconi, secondo lei, perchè solo ora una certa parte politica sta dando peso alle vostre istanze?
Ma è il gioco delle parti che fanno tutti. Noi siamo la pallina da ping-pong tra le due racchette ma non ci facciamo illudere da quelli che sono all’opposizione e da quelli che sono al Governo. C’è un dato di fatto che devono capire: siamo al fallimento totale, o ci danno delle risposte o dobbiamo cercare altre soluzioni. Certamente se non danno le risposte, il Movimento sarà sempre più forte. Ho apprezzato moltissimo quello che hanno fatto le forze dell’ordine che sanno benissimo che noi siamo con loro, abbiamo sempre dialogato, non sono loro i nostri antagonisti. Il fatto che loro si siano tolti il casco, ci dice che anche loro soffrono di questa situazione, che sono sottopagati e il messaggio è chiaro: nei confronti del Governo, non sono più disponibili a difendere l‘indifendibile. Alfano può dire quello che vuole, speriamo che non faccia come hanno fatto i suoi predecessori siciliani, Crispi venne a fucilare i contadini in Sicilia.
Siete appoggiati da CasaPound e Forza Nuova?
A noi non ci appoggia nessuno, noi non vogliamo essere appoggiati. Noi condividiamo con i movimenti che dicono le nostre stesse cose, quelli che sono democratici. Nel 2011 avevo un presidio a Palermo dove erano presenti ragazzi dei centri sociali e ragazzi di Forza Nuova che hanno sposato la causa. Poi io non lo so se i centri sociali corrispondono a qualche partito o Forza Nuova a qualche altra organizzazione. Se queste persone di Forza Nuova sono persone non rispettabili che non possono associarsi alla manifestazione perché sono violente, io credo che il Governo, il Ministero degli Interni e i magistrati dovrebbero dichiararli fuorilegge. Ma io so che Forza Nuova si è candidata all’elezione nazionale e questo vuol dire che sono delle persone perbene. Io la penso così, poi bisogna vedere la realtà: Le Pen in Francia ha la maggioranza, Alba Dorata in Grecia ha la maggioranza, forse se se ne continua a parlare gli facciamo tanta pubblicità.
Come sarà organizzata la manifestazione prevista sabato 14 dicembre a Roma e quali sono le sue aspettative?
Io credo che non parteciperò, non credo si possa risolvere il problema partecipando a questa manifestazione, meglio stare nei presidi e nelle periferie. O ci sono centinaia e centinaia di cittadini altrimenti è meglio far crescere la protesta dialogando con la popolazione. La manifestazione è organizzata da quelli di Roma, dai movimenti provinciali come il Popolo dei Forconi di Mariano Ferro e dal Comitato 9 dicembre di Danilo Calvani.
di Désirée Canistrà