Gorilla evaso a Londra: panico nella City

Gorilla evaso dal suo recinto nel Regent’s Park Zoo ha creato momenti di apprensione a Londra: l’animale ha vagato così per il giardino zoologico inseguito dalla sicurezza per quasi  due ore. I visitatori sono stati presi dal panico quando il personale dello zoo ha dato l’allarme alle 17 costringendoli a rifugiarsi nella caffetteria ed in altri locali dello zoo in attesa che la situazione tornasse sotto controllo.

Kumbuka, un gorilla silverback, arrivato allo zoo londinese nei primi mesi del 2013 dallo zoo di Paignton, nel Devon, giovedì vedendo forse che il cancello del suo recinto era rimasto fortuitamente aperto, deve aver pensato che il 13 ottobre 2016 fosse il giorno perfetto per evadere, e andarsene in giro a vedere il mondo aldilà del recinto.Tuttavia la sua improvvisa libertà è durata poco: il personale del Regent’s Park di Londra è immediatamente intervenuto sedando il massiccio primate che è stato subito ricondotto al recinto del Gorilla Kingdom, che condivide con la sua “famiglia” di altri sette esemplari: Zaire, arrivato nel 1984 e nato al Jersey Zoo, Mjukuu e sua figlia Alika due femmine adulte, e due giovani Effie e Gernot, l’ultima arrivata, nata nel novembre 2015 da Effie e Kumbuka.

L’animale non era mai fuggito prima dal suo recinto e interagiva fino a ieri benissimo col suo gruppo e coi guardiani, conducendo una vita tranquilla. Responsabili dello zoo londinese hanno fatto sapere che i visitatori non sono mai stati in vero pericolo poichè il gorilla Kumbuka è sempre rimasto in un area del giardino zoologico relativamente sicura. Inoltre nonostante l’immensa forza e la mole, considerato che l’altezza media dei maschi adulti si aggira in genere intorno ai 160–170 cm e che raggiungono facilmente i 140–180 kg, sono animali dal temperamento dolce e mansueto e piuttosto schivi con l’uomo.

Descritto dai testimoni come “agitato”, il gorilla pareva preso dalla collera ed ha iniziato a dare pugni ad una gabbia, tuttavia secondo gli esperti in verità Kumbuka sarebbe stato sempre relativamente innocuo: i gorilla maschi infatti tendono a dare dimostrazioni di forza emettendo forti rumori o aggrappandosi ai rami spezzandoli, ma sono solo gesti per affermare la propria supremazia nel gruppo che non sfociano praticamente mai in atti di violenza.

Sul posto sono arrivati anche diversi agenti di polizia a dare manforte ai guardiani e per aiutare a mantenere la calma.

Nel giro di qualche ora l’incidente si è concluso nel migliore dei modi: gorilla e visitatori sono rimasti illesi. Alcuni visitatori hanno immediatamente diffuso la loro esperienza su twitter come Brad Evans che mentre visitava lo zoo coi suoi bambini è stato costretto a chiudersi nella caffetteria, perché un enorme gorilla era fuggito, ma i suoi piccoli per nulla spaventati, erano disperati perché temevano qualcuno uccidesse Kombuka invece poi l’animale è stato semplicemente addormentato con un dardo anestetizzante e rimesso al suo posto.

Mentre altri visitatori sono rimasti chiusi invece al sicuro in altri locali dello zoo come l’area destinata agli uccelli per circa mezz’ora mentre il personale cercava di riportare la normalità, come il Neuropsicologo Jonathan Mall che stava tenendo una conferenza allo zoo e che dopo l’allarme vedendo un gruppo di 20 uomini ben armati arrivare nello zoo ha dichiarato di essersi spaventato molto nel trovarsi in un posto così bello nel verde ma sapendo che dietro ogni cespuglio poteva nascondersi un “feroce “gorilla.

Alcuni visitatori come Hannah O’Donoghue-Hobbs e Charlotte Neild invece hanno vissuto un’esperienza da film ritrovandosi ad essere tenuti sotto scorta dalla Polizia di Scotland Yard fino a quando il gorilla è stato catturato.

Scotland Yard ha aperto un’indagine sull’incidente per scoprire come e chi abbia avuto la responsabilità di lasciare che il gorilla potesse fuggire attraverso forse un cancello incautamente rimasto aperto, nonostante le misure di sicurezza rigorose dello zoo. Secondo alcuni però l’area dello zoo in cui è avvenuto l’incidente, costata 5 milioni di sterline e donata dal duca di Edimburgo, non avrebbe recinzioni adatte al contenimento di animali di grossa molte.

Il gorilla Kumbuka è una delle star dello zoo di Londra e moltissime persone vengono ogni anno solo per per poterlo vedere. Questa volta l’incidente è finito abbastanza bene, diversamente da ciò che accadde mesi fa quando allo zoo di Cincinnati, negli Stati uniti, il gorilla Harambe fu ucciso dal personale dello zoo, perché un bambino di 4 anni cadde per una fatalità nel suo ricovero e la bestia lo afferrò e lo portò con sé in giro per il recinto per qualche ora. Il bambino non riportò un graffio ma il gorilla fu soppresso dai guardiani nell’indignazione generale, perché secondo loro il comportamento dell’animale avrebbe messo a rischio il bambino, ma secondo gli animalisti Harambe poteva essere salvato, perché in realtà non intendeva ferire il piccolo, uscito infatti illeso dalla paurosa esperienza.

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