Gran Bretagna l’isola delle donne carnefici
Dalla Gran Bretagna provengono i dati più allarmanti di un fenomeno in grande espansione sulla scena europea, sentito e taciuto da vari anni: la violenza delle donne a danno degli uomini.
Dopo l’omicidio della donna inglese che ha ucciso a coltellate il fidanzato,
un’indagine ha portato alla luce questa scomoda verità: un tasso molto alto di violenza tra le donne inglesi maggiormente inclini all’uso di alcool e fortemente competitive in carriera, risultano perciò aggressive con i propri partner, soprattutto tra le mura domestiche. Molestie che prendono le sembianze di violenze psicologiche, tali da condizionare fortemente il compagno, disturbarlo e destabilizzarlo talvolta fino alla terapia. I casi più disperati però sembrano essere quelli dei mariti separati o divorziati, costretti a lasciare le proprie case e i loro figli, spesso privandosi di una vita propria per il mantenimento della ex-famiglia. Dati che emergono da una recente ricerca Istat, sulle orme di un’indagine del 2006.
Ecco come l’emancipazione femminile ha condotto a queste nuove devianze, urla e schiamazzi, schiaffi e tirate di capelli,e trame sotterranee per vendette trasversali e manipolazioni di ogni genere. In più, si rilevano casi di feroce e ossessiva gelosia femminile in grado di togliere l’aria al proprio compagno. Le donne inglesi risultano più oppressive e moleste degli uomini, fenomeno sotterraneo diffuso a macchia d’olio in tutta Europa: quando la donna vittima, in realtà è il vero carnefice!