Il dirigente della Microsoft Dave Coplin ha annunciato che la tastiera QWERTY, amata periferica generazionale, scomparirà dal mercato globale. La tastiera, che si tratti di quella “materiale” come nei  portatili e nei pc, o di quella virtuale, come nei tablet e nei cellulari smartphone, verrà sostituita dalle nuove tecnologie biometriche. Infatti la tastiera è ormai un obsoleto retaggio del passato. Per stare al passo con i tempi bisognerà avvalersi di tecnologie più innovative.

Il riconoscimento biometrico, facciale e vocale, si configura in questo senso come una ventata di aria fresca. La biometria si basa su un fatto fondamentale, che ognuno di noi è unico, che i nostri tratti non possono essere clonati. Ognuno di noi ha dei tratti unici, a partire dalla mappa delle vene, fino ad arrivare agli occhi, al volto, all’odore, al Dna. La lettura biometrica del volto ne permette infatti il suo riconoscimento. Si effettua una sorta di scansione dei tratti somatici, si interpreta la geometria facciale in modo inequivocabile.

Dave Coplin, in un’intervista recente ha detto: “Abbiamo dei computer fantastici, ma è come se fossimo rimasti bloccati nell’Epoca Vittoriana. La tastiera QWERTY è ormai cosa vecchia, tecnologia non più ottimale per l’epoca moderna nella quale viviamo”. Tutte le azioni umane saranno quindi automatizzate, in nome di una tecnologia all’avanguardia che ancora non ci appartiene. L’intelligenza artificiale farà tutto al nostro posto, con i pro e i contro del caso che facilmente ci possiamo immaginare. Il riconoscimento facciale e vocale, il movimento del corpo, costituiranno quindi il raggiungimento della nuova frontiera della tecnologia più avanzata. I computer ci sostituiranno presto in tutte le nostre mansioni, lavorative e di svago. Intanto il mondo dei consumatori si è già diviso in favorevoli e contrari. C’è anche chi si astiene. Prima o poi bisognerà chiedersi se conta di più ciò che stiamo guadagnando o ciò che stiamo perdendo. In nome del progresso.

Vai alla home page di LineaDiretta24

Leggi altri articoli dello stesso autore

Twitter: @Vale_Perucca