Referendum costituzionale: si vota il 4 dicembre
si vota il 4 dicembre: questa la data decisa dal Consiglio dei Ministri per la chiamata alle urne sul referendum costituzionale. Due mesi alla data del voto dunque, due mesi in cui i nostri lettori potranno prepararsi al meglio studiando con calma il nostro speciale Ricostituente. Lo scenario che si mostra all’orizzonte non è affatto rincuorante: una maggioranza pronta a far crescere il numero dei fan del sì tramite espedienti elettorali già testati in passato (con successo). Un’opposizione, quella del fronte del no, non in grado di raccogliere tutto il potenziale di cui dispone. Le cause? Un’insana frammentazione dei suoi esponenti più autorevoli e una superficialità di fondo in merito alle tesi opposte al governo Renzi (Travaglio che su la 7 accosta la fiducia alle leggi costituzionali ne è l’emblema).
Renzi partirà da Firenze per la sua campagna a favore del sì, le tappe saranno poi circa duecento, fino alla data del voto. Inizialmente inquadrato come il referendum di ottobre, lo slittamento della data al 4 dicembre ha provocato non pochi malumori tra le opposizioni, le quali accusano il governo di voler prendere tempo posticipando la data del voto. Non appuntiamo qui alcuna reazione delle più note figure politiche dello stivale, la sensazione è che ci si stia avvicinando sempre più ad una lunga serie di scontri basati esclusivamente su attacchi personali e di facciata. I veri pericoli che deriverebbero da una riforma come questa interessano a pochi.
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@federicolordi39