L’Allieva, su Rai1 arriva la Bridget Jones italiana
Come ve lo immaginereste un medico legale? Senza dubbio un abile, serio e preparato professionista, un Gianfilippo Ingrassia del futuro sempre pronto ad eseguire autopsie e a stabilire, dal più piccolo e impercettibile dettaglio, la causa di un decesso, ma, nel caso di Alice Allevi (Alessandra Mastronardi), l’aspirante anatomopatologa protagonista della nuova fiction, “L’allieva”, la faccenda si fa leggermente più complessa.
Tratta dai best seller di Alessia Gazzola, “L’allieva”, “Un segreto non è per sempre” e “Sindrome da cuore in sospeso”, e prodotta da Endemol Shine Italy per Rai Fiction, la mini serie, composta da 11 episodi e a metà tra il giallo e la commedia rosa sentimentale, cavalca l’onda dell’entusiasmo e della precarietà di una generazione di giovani professionisti e porterà sul piccolo schermo le avventure (e disavventure) di una giovane e maldestra studentessa fuori sede della Facoltà di Medicina, una Bridget Jones popolare e italiana, nella quale, per spirito di contraddizione o per semplice empatia, spesso ci identifichiamo.
L’allieva: i personaggi maschili e la forza di questo format
E, se già per carattere e mancanza di rigore e disciplina, il percorso lavorativo scelto da Alice si rivela, nonostante il suo grande intuito e la naturale predisposizione alla medicina legale, più difficile del previsto, a farle palpitare il cuore e a rimarcare, costantemente e con una punta di sadismo, i suoi errori ci pensa il suo mentore, l’affascinante e inafferrabile Dottor Claudio Conforti, magistralmente interpretato da Lino Guanciale che, per l’occasione, è tornato a vestire i panni del docente universitario.
“Il mondo universitario l’ho frequentato e lavoro spesso in quel contesto da docente, ma non sono come Conforti. Sono dei microcosmi questi istituti in cui si fa una vita concentrazionaria, si creano dinamiche a cui è difficile sottrarsi, e quando siamo entrati in studio per girare nell’Istituto di Medicina Legale, abbiamo fatto esperienza proprio di questa cosa. Però c’era un solo aguzzino: Luca Ribuoli, il regista”- ha sottolineato con un sorriso l’attore abruzzese durante la conferenza stampa, rispondendo alle domande sulle somiglianze tra Conforti ed il suo Enrico Vinci di “Non dirlo al mio capo” e fornendo preziose informazioni sulla vera natura del suo personaggio ne “L’allieva”– “Claudio Conforti non è poi così simile a Enrico Vinci, Vinci è un personaggio che cerca una redenzione, qui c’è un’ottica più realistica, Conforti è felice così com’è, il sadismo lo avvicina a Enrico, ma non hanno molte altre cose in comune. Però, in effetti, senza “spoilerare” troppo, vi dico che c’è un momento in cui il personaggio vacilla, ma in sostanza rimane fedele a se stesso”.
Ma, come da tradizione in ogni sceneggiato televisivo targato Rai, Claudio Conforti non è l’unica figura carismatica a destare l’interesse della giovane Allevi: altrettanto determinato e sfuggente è il personaggio di Dario Aita, Arthur Malcomess, il giovane giornalista con la passione per i reportage che, grazie alla sua spontaneità, riuscirà a fare breccia nel cuore della protagonista della fiction.
Chi, tra questi due uomini affascinanti, occuperà un posto fisso nella vita sentimentale di Alice? E quali sono gli altri personaggi che contribuiscono a completare il profilo di questo prodotto televisivo originale e di qualità della Rai? Per scoprirlo, non resta che attendere la messa in onda della prima puntata, prevista per martedì 27 settembre, alle ore 21.15 su Rai 1.
Vai alla home page di LineaDiretta24
Leggi altri articoli dello stesso autore
Twitter: @VerBisconti