Raggi salta l’incontro con Malagò. “Ho avuto un contrattempo” ma era in trattoria con l’assessore Meleo
RAGGI SALTA INCONTRO CON MALAGO’ – Quella di ieri doveva essere la giornata decisiva per discutere della candidatura di Roma ad ospitare i giochi del 2024. E, in un modo o nell’altro lo è stata, anche se di discussioni non se ne sono viste perché la Raggi salta l’incontro con Malagò che dopo 40′ di attesa decide di lasciare il campidoglio assieme ad una delegazione olimpica non certo soddisfatta.
La Sindaca arriva poco dopo, scusandosi e sostenendo di aver avuto un contrattempo, di essere dispiaciuta che il presidente Malagò sia andato via mentre lei stava arrivando, ma nel pomeriggio si viene a sapere che mentre la delegazione olimpica era in attesa, la Sindaca era a pranzo nella trattoria da Dino, in via dei mille, assieme all’assessore alla mobilità Linda Meleo.
NO AI GIOCHI DEL MATTONE – Le spiegazioni della Raggi arrivano poco dopo in conferenza stampa. “Stiamo ancora pagando i debiti per gli espropri di Roma 1960. Non abbiamo nulla contro le Olimpiadi e contro lo sport ma non vogliamo che lo sport venga usato come pretesto per una nuova colata di cemento in città. Diciamo No alle Olimpiadi del mattone. Vengono fatte tante promesse in occasione delle Olimpiadi. Ci ricordiamo bene come sono andati i Mondiali di Nuoto, ci siamo ritrovati con impianti abbandonati, inutilizzati che restano come scheletri e gusci vuoti”.
La Sindaca ha poi incalzato: “Le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti: ciò lo dice l’Università di Oxford in uno studio. Le Olimpiadi sono un sogno che diventa incubo. Non abbiamo dati di Rio ma abbiamo negli occhi le immagini degli abitanti di Rio”
Anche il vicesindaco Daniele Frongia, intervistato sulle possibilità che arrivi una richiesta di risarcimento dopo il no ai giochi, ha rincarato la dose: “Il nostro no comporta un danno erariale? Il danno erariale c’è stato ma per tutte le opere incompiute dei grandi eventi del passato, per i Mondiali di Nuoto, per la Vela, e per tutti i grandi eventi passati fatti a Roma”
LE PAROLE DI MALAGO’ – Anche il presidente del CONI ha voluto dire la sua dopo i fatti di ieri: “Ci hanno convocato alle 14.30 e abbiamo scoperto che la sindaca aveva fissato una conferenza stampa per le 15.30. Per educazione e rispetto istituzionale siamo andati anche se un’ora per affrontare questi temi è un po’ poco. Ci hanno fatto accomodare nel salottino del sindaco. C’era il suo portavoce. Intorno alle 14.50 ho chiesto notizie della sindaca, mi hanno detto che stava arrivando. Intorno alle 15 ci hanno detto che aveva un impegno istituzionale con Delrio. Alle 15.07 dopo 37 minuti e visto che 23 minuti dopo c’era la conferenza stampa, siamo andati via, pensando che se ci avesse voluto parlare ci avrebbe dovuto dedicare un po’ più di attenzione e di rispetto“.
“La mozione con cui la Giunta di Roma propone al Consiglio di dire no alla candidatura ai Giochi del 2024 è imbarazzante. Consiglio alla sindaca Raggi di non presentarla” ha attaccato Malagò. “La mozione parla di città che non sono mai state candidate. Bisogna sapere prima di cosa si parla, sennò si fanno brutte figure. Come si fa a non saperlo? Amburgo non è stata mai candidata, Boston neanche, è imbarazzante. Ho chiamato Silvia Scozzese, il commissario per il debito di Roma, e le ho chiesto se vero che Roma ha debiti per 2 miliardi da addebitare ai giochi di Roma 1960. Lei mi ha mandato una mail, che consegno agli atti, e scoprirete che quella è una falsità assoluta. Si tratta di debiti commerciali, espropri per alcune case del villaggio olimpico per poche centinaia di migliaia di euro. Questa è demagogia, populismo“.
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