INTERVISTA|Mygufo conquista l’Europa. Roberto Nicoliello: “Ecco la ricetta di un brand di successo”
Creatività, stile ed eleganza declinati al massimo livello per far sì che chi indossa una sua scarpa sia protagonista di un’esperienza davvero unica. Roberto Nicoliello è uno dei fondatori del marchio mygufo: brand giovane, ma già affermato anche oltre confine, che ha regalato una nuova giovinezza alla vecchia cara polacchina. Appassionato di scarpe, e anche di cucina, Nicoliello ci racconta la sua sfida creativo-imprenditoriale, una scommessa vinta anche grazie e soprattutto alla precisa volontà di non rinunciare mai a qualità, competenza, gusto e italianità.
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Com’è nato il brand mygufo?
Tutto è nato quasi per scherzo… L’idea è partita da me e il mio socio Luca Marzocchi nel maggio del 2013 entrambi con una passione smodata per la moda e, in particolare per le scarpe. Amanti della storica polacchina ci siamo accorti che poteva avere una nuova primavera grazie al nostro estro e alla nostra creatività. E così ci siamo dedicati alla nostra prima collezione
Qual è la filosofia di fondo delle vostre creazioni?
La nostra filosofia può essere riassunta in un’espressione importante e densa di significato: Made in Italy. Chi la pensa, chi la produce, chi la indossa: tutto è frutto della grande originalità tipica italiana. La nostra filosofia è quella di calzare con spirito e allegria strizzando l’occhio alle tendenze dei diversi target di età.
Quant’è difficile fare impresa oggi in Italia, cercando di stare al passo con le esigenze del mercato e proponendo, però, un prodotto rigorosamente di qualità?
È difficilissimo, è vero, ma cerchiamo con tutte le nostre forze di portare avanti il nostro obbiettivo. Il mercato, purtroppo, ti spinge a produrre all’estero per abbassare i costi di produzione. Ma fortemente legati alle nostre tradizioni, al territorio, all’artigianalità e alla qualità delle materie prime utilizzate per creare il prodotto mygufo resistiamo combattendo le tendenze del mercato, rimanendo una tra le poche aziende che produce in Italia.
In questi anni, le vostre scarpe hanno calcato palchi ed eventi cinematografici davvero prestigiosi…
Fin da subito, abbiamo creduto che affiancare il cinema e i suoi eventi più esclusivi fosse una via di comunicazione immediata e d’impatto. Per questo, anno dopo anno, le scarpe mygufo hanno presenziato ai Festival cinematografici di Venezia, Roma, Maratea, riscuotendo sempre grande successo tra le star presenti e il pubblico che via via si è affezionato al questo nuovo modo di comunicare il nostro prodotto.
Quali sono gli “ingredienti” indispensabili per realizzare una scarpa di qualità?
Le materie prime, noi utilizziamo solo prodotti provenienti dalla Toscana, la manifattura artigianale esperta, tanta creatività e un fiume di idee che il più delle volte riusciamo a mettere in cantiere.
Perché le scarpe italiane sono considerate le migliori al mondo?
Il genio creativo italiano si è sempre distinto nel mondo per l’originalità, il grande gusto, l’altissima qualità e l’eleganza. Termini che sono diventati sinonimi di italianità.
Quali sono le tendenze che si affermeranno nei prossimi mesi nell’ambito delle calzature?
Noi abbiamo lanciato alla 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia una special edition modello sneakers abbinata al mondo del cinema acquistabile sul nostro sito www.mygufo.it: una capsule collection per tutte le età, per uomo, donna e bambino.
Un obiettivo che ti piacerebbe raggiungere in futuro?
È allo studio grafico la nostra prima campagna pubblicitaria dal sapore internazionale visto che mygufo è già oltre confine con la sua distribuzione in Svizzera, Regno Unito, Danimarca, Germania, Austria e siamo presenti in Italia con 73 rivenditori autorizzati mygufo. L’obbiettivo è quello di allargare la nostra distribuzione su tutto il territorio mondiale.
Un sogno nel cassetto?
Sono uno chef per diletto. La cucina, dopo le scarpe, è la mia più grande passione. Un giorno mi piacerebbe partecipare a un cooking show. Con ai piedi, ovviamente, un paio di mygufo (ride, ndr).