Charlotte, ucciso afroamericano disarmato: esplode la protesta
Dopo Tulsa, Charlotte. Un altro afroamericano ucciso. La vittima è un uomo di 43 anni, Keith Lamont Scott, sposato e padre di 7 figli. Sospeso dal servizio il poliziotto che gli ha sparato.
Un altro afroamericano ucciso, un’altra protesta che esplode negli Stati Uniti. Centinaia di persone sono scese in piazza a Charlotte in una violenta protesta contro l’uccisione di Lamont Scott, padre di ben 7 figli.
La rabbia della comunità nera è esplosa di fronte alla polizia, dopo che l’agente Brentley Vinson avrebbe sparato all’uomo con un colpo di pistola mortale.
Durante la ribellione tanti i feriti e si contano almeno 12 agenti, dei quali uno è stato colpito al volto con una pietra.
Secondo quanto riportato dal dipartimento della polizia della città della Carolina del Nord, il poliziotto avrebbe sparato all’uomo sbagliato, mentre con alcuni colleghi stava ricercando un uomo con mandato d’arresto.
Durante l’operazione, gli agenti hanno visto una persona uscire e entrare da un’auto e secondo la ricostruzione riportata dal dipartimento, rappresentava una reale minaccia in quanto armato.
In realtà, secondo i familiari della vittima, Lamont Scott, in mano aveva solo un libro nel momento in cui è stato drammaticamente ucciso.
La solidarietà della comunità nera si sta facendo molto sentire nelle ultime ore. Sono numerosi gli slogan dei dimostranti raccolti attorno alla casa della vittima: “No justice, no Peace!”.
L’agente coinvolto nella sparatoria, anche lui di colore ed ex giocatore di football, in servizio dal 2014 presso il Charlotte-Meckelenburg Police Department è stato sospeso dal servizio e messo in congedo retribuito.
La famiglia ha dato il via ad una raccolta di fondi per la moglie e i sette figli dell’uomo.
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