Gut e Ligety sugli scudi

Strana giornata ieri per lo sci alpino. Sia nella gara maschile che in quella femminile si è verificato un fatto abbastanza singolare: e cioè che a stupire non sono stati coloro che hanno vinto la gara, Ligety nel gigante maschile e la Gut nel superG femminile, forse perchè la loro condizione e bravura non danno adito a dubbi e quindi una loro vittoria non è una sorpresa, anzi.

Le vere sorprese sono arrivate da due statunitensi che per motivi diversi erano assenti da molto nel circuito di Coppa del Mondo. Lindsey Vonn torna alle gare dopo nove mesi dall’infortunio patito a Schladming e dopo due settimane da una caduta che le ha rilesionato i legamenti del medesimo ginocchio, con poco allenamento e niente ritmo gara…insomma in condizioni precarie e pericolose. Si è presentata al cancelletto di partenza in discesa libera venerdì scorso, tanto per vedere un po’ come andava, ed è finita quarantesima, poi nella discesa di sabato è andata un po’ più tranquilla ed ha raccolto una decima posizione, poi ieri nel superG si è piazzata quinta…Ci auguriamo che non forzi i tempi del suo vero e proprio ritorno, e che non rischi più del dovuto visto che non ne ha bisogno: le discipline veloci dello sci alpino, con lei in forma, torneranno ad essere ciò che sono state negli anni scorsi: il suo giardino di casa. L’altro americano è tal Bode Miller, che va per i 37 anni e che ha saltato non solo tutta la passata stagione ma anche parte di quella precedente per diversi motivi, solo una parte dei quali attiene alle sue condizioni fisiche. Senza girarci troppo intorno l’arzillo vecchietto si è messo sotto i vari Hirscher e Pinturault del caso ed è finito alle spalle del solo Ligety cogliendo un podio in gigante che mancava dal marzo 2007. Quasi incredibile. Ebbene a parere di chi scrive i due statunitensi hanno fatto vedere qual’è la differenza tra un grande atleta ed un fuoriclasse, il resto è cronaca. {ads1} E’ anche cronaca la diciannovesima vittoria di Ligety (altro fuoriclasse) in gigante, terzo nella classifica all times alle spalle di Von Gruenigen e Stenmark. Come detto sul podio troviamo Miller e al terzo posto Marcel Hircher che non molla mai, riconosce la superiorità di Ligety e promette duro lavoro. E noi gli crediamo alla grande! Per quanto riguarda gli italiani, sorridiamo per il decimo tempo di Roberto Nani e per il diciannovesimo di Marsaglia. Poi Eisath raccoglie il ventunesimo tempo. Simoncelli, Blardone e Moelgg finiscono tra la veniseiesima e la ventottesima posizione.

Nel superG femminile vittoria della Gut, come detto, con Weirather e Fenninger sul podio. Queste sono le forti della disciplina e con Maze e Vonn si spartiranno la torta della disciplina a cui speriamo partecipi pure qualcuna delle azzurre la cui prova di ieri è stata abbstanza triste e funestata dall’infortunio della Goggia, una giovane che ci poteva regalare qualche speranza. Ci dobbiamo accontentare dell’exploit della Stuffer, normalmente nelle retrovie, che si piazza nona. Per la cronaca Francesca Marsaglia termina ventunesima e Nadia Fanchini ventisettesima.

Il prossimo fine settimana si torna in Europa e gli uomini saranno in Val d’Isere per un gigante ed uno slalom e le donne a St. Moritz per un superG ed un gigante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *