Scuola: piano straordinario di assunzioni del M5S

Al cospetto delle infinite proteste contro la Riforma della Buona scuola di Renzi e Giannini, il M5S ha più volte avuto modo di presentare il proprio programma alternativo, sebbene non abbia mai potuto attuarlo integralmente. Questo perché la gran parte delle proposte di legge o mozioni firmate da deputati o senatori del M5S sono state il più delle volte respinte. Una di queste è quella relativa alla soppressione delle province e agli investimenti dell’edilizia scolastica che, presentata il 14 Maggio 2013 su firma del deputato pentastellato Toninelli, non è stata mai presa in considerazione alla Camera. In seguito il programma proposto dal M5S si è ampliato e, il 27 Febbraio 2015, il Movimento ha presentato sul suo blog le famose 7 proposte per la #scuola5stelle, il cui obiettivo è quello di rimettere in piedi la scuola italiana rispondendo ai problemi più pressanti e rilanciando l’istruzione pubblica mediante 7 punti cardine: piano edilizio per scuole sicure, 300 mila precari assunti, più finanziamenti alle scuole pubbliche, no alle classi pollaio, ebook gratuiti, stop finanziamenti paritarie e no diplomifici, e infine scuola sana, sport e cibo bio. Un programma che, per i motivi di cui sopra, non è ancora stato attuato pienamente.

piano assunzioni M5S

 

In ogni caso ad oggi, sebbene non sia ancora stato sufficiente a risolvere integralmente il problema della disoccupazione di migliaia di docenti, uno slancio nel settore scolastico c’è stato. Con l’ingresso del Sindaco Virginia Raggi, infatti, è subentrata la continuità del servizio dei nidi in concessione e si è approvato il piano straordinario di assunzioni del settore educativo per gli insegnanti a tempo indeterminato. Ma andiamo ad analizzare ciò che ha portato alla deriva il settore scolastico con la Buona Scuola di Renzi. L’anno scorso il Governo aveva promesso 150.000 assunzioni che si sono tramutate, nella realtà, in 86.076, poco più della metà, e ancor più grave è il numero delle supplenze restato invariato: l’anno scorso erano 118.172 e quest’anno sono poche meno, 105.395, e se si pensa che l’eliminazione delle supplenze doveva essere uno degli obiettivi principali della rivoluzione di Renzi allora risulta essere chiaro il flop della “rivoluzione” di Renzi e Giannini.

 

In compenso, tra le modifiche del programma pentastellato per il settore scolastico, a rientrare tra quelle divenute realtà sono state le assunzioni di 1.121 docenti a tempo indeterminato, avviate dal Sindaco Virginia Raggi. Ma come tutti sappiamo i passi da fare sono ancora molti, e sembra che il M5S ne abbia preso coscienza. Tra le prossime priorità infatti c’è il piano straordinario delle immissioni in ruolo, sia per i docenti che stanziano nelle graduatorie ad esaurimento che per quelli con abilitazione facenti parte della seconda fascia. Ma se sarà apportata tale modifica dovrà rimanere invariato lo scorrimento delle graduatorie che, dopo anni di precariato nella scuola, permetterà di procedere con le assunzioni. A tale proposito il M5S richiede che vengano fornite adeguate garanzie ai docenti di III fascia con servizio, per garantire le supplenze nel transitorio e per dar loro un’accesso alle vie preferenziali, così da poter accedere stabilmente al mondo della scuola tramite un nuovo percorso di formazione e reclutamento che non preveda step intermedi.

 

Infine altra pratica da modificare, secondo il M5S, riguarda il limite fissato dei 36 mesi di servizio per le supplenze annuali, relativi alla questione dei docenti precari da gestire in maniera diversa, probabilmente attraverso una rivalutazione degli organici alla fase antecedente alla Riforma Gelmini per assicurare classi meno numerose.

 

 

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