Serie A: Totti, la classe non è acqua

Uno dei protagonisti principali della terza giornata di Serie A è senz’altro Francesco Totti che, per l’ennesima volta, ha evitato ai propri compagni l’ennesima figuraccia casalinga.

Già, perchè nella sfida tra Roma e Sampdoria allo Stadio Olimpico, i blucerchiati hanno concluso il primo tempo sul 1-2 grazie ai gol di Muriel e Quagliarella. La partenza brillante della Roma, che aveva portato al gol di Salah, non è servita a molto: dopo una ventina di minuti, di pari passo con il repentino cambiamento climatico, i giallorossi si sono letteralmente spenti. La Sampdoria ha preso in mano la gara fino all’intervallo, approfittando delle spaventose disattenzioni difensive della Roma e, c’è da dirlo, della preziosa sapienza tattica di Giampaolo.

Quando la Roma ha toccato il fondo, anche il clima ha deciso di dare il peggio di sé: il nubifragio improvviso ha ritardato l’inizio della seconda frazione di gioco, permettendo a Spalletti di strigliare per bene la sua squadra. Nella ripresa, il diluvio iniziava ad attenuarsi, spuntava di nuovo la luce. Entrava finalmente Francesco Totti, accompagnato da Dzeko. Anche la voce dei tifosi tornava a farsi sentire.

L’ingresso dei due attaccanti giallorossi è stato provvidenziale sia tatticamente che mentalmente. Una punta di peso come Dzeko, in una squadra che ormai del “bel gioco” ha solo la nomina, è a dir poco fondamentale. Francesco Totti, invece, brilla di luce propria, un bagliore che irradia anche il resto della squadra e che, come la stella cometa, puntualmente mostra agli altri la retta via. Una miriade di occasioni da gol create, un assist per il gol di Dzeko e rete della vittoria dagli undici metri nel finale.

Ennesima prestazione da incorniciare per Francesco Totti. Ma guai a nascondersi dietro la sua classe. Questa squadra ha problemi seri e, esattamente come l’Olimpico nel corso della partita, fa acqua da tutte le parti. Nonostante la vittoria, Spalletti avrà ancora molto da lavorare, anche se da fuori si ha l’impressione che l’origine dei mali tecnico-tattici della Roma, quest’anno, non sia così facile da individuare.

In ogni caso, la Roma non è l’unica grande che ha avuto difficoltà. Il Milan, infatti, è stata beffata nei minuti finali dall’Udinese grazie al gollonzo di Perica. L’ Inter di De Boer ha trovato la vittoria in rimonta, nonostante la gara fosse stata letteralmente dominata dal Pescara. La Juventus, invece, gioca un campionato a parte: la vittoria contro il Sassuolo e i gol di Higuain e Pjanic ci hanno fatto capire che i nuovi acquisti si sono integrati alla perfezione, arricchendo ancor di più una squadra che, già l’anno scorso, era decisamente più forte delle altre. Anche in questo caso, la classe non è acqua. Per colmare il gap, ci vorrebbero almeno un paio di Totti in ogni squadra.

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Twitter: Alex Marino