California: stupri nelle piantagioni di marijuana
California e stupri: addio surf, sole e lunghe spiagge dorate; questa volta il California Dreamin è ben lontano. Alla luce l’orribile mondo delle piantagioni di Marijuana nelle contee del Triangolo dello Smeraldo, teatro di stupri, violenze e traffico di persone.
La denuncia arriva dal Center for Investigative Reporting, l’organizzazione non lucrativa nota per rivelare scandali e corruzione nelle unità governative, che dà voce alle centinaia di donne coltivatrici nelle piantagioni californiane, costrette a subire continui abusi e umiliazioni in cambio di lavoro.
“Pensano di essere assunte per lavorare nei campi, poi sono drogate e stuprate”, dichiara Maryann Hayes Mariani, coordinatrice del North Coast Rape Crisis Team. “Tutti guardano a questa regione come alla terra del Mago di Oz, non conoscono gli orrori che nasconde. Sono così stanca di fingere che non stia succedendo niente qui”.
Humboldt, Trinity e Mendocino, qui le lunghe distese di alberi tengono segreto ben oltre la coltivazione di marijuana, nascondono raccapriccianti storie di sfruttamento sessuale e soggiogazione. Ingannate, aggredite, picchiate, drogate, violentate e costrette a raccogliere l’erba in topless per farsi pagare.
Sulla home page del Center for Investigative Reporting, si leggono le testimonianze di alcune di loro: “Ci costringevano a rapporti orali”; “Quando hanno capito che stava per scappare, l’ hanno rinchiusa all’interno di una cassetta degli attrezzi facendo dei buchi per farla respirare”; ” A seno nudo per ottenere un aumento”. Purtroppo non tutte hanno il coraggio di denunciare agli organi di polizia, hanno paura, si accontentano di sfogare la loro rabbia.
Soltanto nel 2015 la Contea di Humboldt ha denunciato la sparizione di 352 persone, ma si chiude un occhio davanti al mastodontico business del traffico di droga: “L’anno scorso le vendite nella sola California erano state valutate a 2,7 miliardi di dollari (2,63 miliardi di franchi), che dovrebbero esplodere a 6,4 miliardi nel 2020 se la marijuana sarà legalizzata a scopi ricreativi come potrebbe succedere attraverso un referendum questo novembre” spiega senza mezzi termini Il CIR.
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