Le ‘Pussy Riot’ arrivano ad Hollywood
Arriva sul grande schermo il film-documentario ‘Pussy Riot- A punk prayer’ sulla storia delle femministe russe e della loro lotta contro il presidente Putin. E’ atteso per il 12 dicembre con la firma di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin e la benedizione della giuria del festival di Sundance che gli ha accordato un premio speciale permettendogli di concorrere all’Oscar per ‘miglior documentario’.
Sullo sfondo della Russia degli ultimi 20 anni, i genitori di Nadia Masha e Katia raccontano la storia delle tre attiviste, fino alla condanna a due anni di reclusione. Il documentario parte dall’esibizione delle femministe nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, per narrare poi le vicende della loro storia: le manifestazioni, le proteste e il clamore che ha scosso la Russia come un terremoto. Il coraggio della loro lotta ostinata e i concerti punk delle improvvisate musiciste.
Il fenomeno ha diviso la Russia, quella ortodossa che inorridisce dinnanzi ai gesti dissacranti nella cattedrale moscovita e quella che manifesta in loro favore ai processi. A sostenerle ed appoggiarle le artiste Madonna, Yoko Ono, Bjork, contribuiscono a rendere le ragazze un simbolo che brillerà la notte degli Oscar. Nel frattempo Katia è stata liberata, le altre due sono invece ancora detenute in campi di lavoro e forse nel 2014 saranno finalmente libere.