Amatrice, la gatta Carina è stata estratta viva dalle macerie
Nella giornata di ieri, ad Amatrice, la gatta Carina è stata estratta viva dai Vigili del fuoco, dopo aver trascorso dodici giorni sotto le macerie. Un «piccolo miracolo nel miracolo» l’hanno definito, infatti anche la sorella della gattina, Gioia, era stata stata salvata dopo cinque giorni dalla terribile scossa del 24 agosto che ha colpito Amatrice. La storia di Gioia aveva fatto il giro del mondo ed ora il ritrovamento della gatta Carina ha dell’incredibile, perché secondo quanto detto dagli stessi veterinari dell’Ente Nazionale di Protezione Animali (Enpa), «sono stati dodici giorni trascorsi in condizioni incompatibili con la vita».
La gatta Carina è stata estratta viva ed in modo del tutto casuale, i Vigili del fuoco stavano infatti rimuovendo le macerie per liberare il centro storico dai detriti. In condizioni di salute molto serie, la gattina è stata subito affidata al veterinario dell’Enpa Meir Levy e trasportata in una clinica di Rieti. L’Enpa ha dichiarato che «la prognosi è riservata, perché la gatta accusa ipotermia e una grave disidratazione, appare abbattuta e disorientata. In questa situazione potrebbero sopraggiungere complicazioni che, a loro volta, potrebbero causare un peggioramento del quadro clinico complessivo. È quindi ancora troppo presto per stabilire se Carina ce la farà, ma tutti fanno il tifo per lei, sperando che il miracolo possa completarsi e che le gatte possano entrambe ricongiungersi con la loro proprietaria».
L’Enpa ha dichiarato di aver recuperato e soccorso, ad oggi, più di 400 esemplari di animali. Nelle operazioni lavorano senza sosta veterinari, volontari e Guardie Zoofile, inoltre, su tutto il territorio colpito dal terremoto sono state organizzate delle raccolte di cibo e medicine per gli animali vittime del terremoto.
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