Sonetti d’amore al Globe Theatre. Shakespeare through the grapevine
“Udire con gli occhi, questo sa fare amore” scrisse il genio poetico in uno dei suoi componimenti secoli fa. E questo è ciò che lo spettacolo Sonetti d’amore al Globe Theatre ci permette di fare. Se è vero che Shakespeare è stato il più grande poeta d’amore di tutti i tempi, è perché ha sentito come questo sentimento non abbia limiti.
In una Londra flagellata dalla peste, Shakespeare (interpretato da Alfonso Veneroso) deve continuare a creare per poter sopravvivere, ma l’ispirazione pare soffocata dalla desolazione che lo circonda e che ha provocato la chiusura del “suo” Globe. Una Musa (Melania Giglio) viene allora ad assisterlo nelle vesti dorate di una fatiscente Elisabetta I. Sonetti d’amore. Viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare mette in scena un valzer a quattro in cui il poeta dialoga con una Dark Lady (Francesca Mària) – probabilmente prostituta di un bordello –, il giovane conte di Southampton (Sebastian Gimelli), citati entrambi nei sonetti, e quella Musa spettrale. Gli attori danno corpo e anima ad una polifonia sentimentale che intreccia carnalità e sublimazione, possessività e libertà, creatività e passività, vita e morte. Grazie a questo lavoro entriamo nel laboratorio dello scrittore. Attraverso la sua poesia sensuale entriamo nell’ animo sognatore di Shakespeare; in quello stesso animo che ha creato Machbeth, Otello e Amleto.
Sonetti d’amore suggerisce come l’amore sia continua mutazione, costante contaminazione e per questo motivo quella “lingua di cristallo” shakespeariana può raccontare ancora oggi un sentimento così struggente. L’adattamento dello spettacolo non si limita alla traduzione dei testi originali, ma la vibrante e graffiante “voce dell’Amore” di Melania Giglio (anche ideatrice, traduttrice e regista) che interpreta brani di Marvin Gaye, Amy Winehouse, Leonard Cohen e Alanis Morissette, fa da eco contemporanea al verso shakesperiano. Amore sadico, Amore vendicativo, Amore ferito, Amore godereccio, Amore sincero, Amore omosessuale, Amore promiscuo sono tutti i volti che la Musa assume in ogni sua entrata.
Ma il più grande successo di Sonetti d’amore al Silvano Toti Globe Theatre consiste nell’ ambizione stessa del progetto di mettere in scena un testo shakesperiano, sicuramente meno popolare delle opere drammaturgiche – ma non meno interessante –, in un orario alternativo. I Sonetti d’amore andranno in scena, infatti, lunedì 5, 19 e 26 settembre alle ore 21, ma dal 1 al 4 settembre e dall’8 all’11 settembre alle ore 18. Come dice la stessa regista Melania Giglio la scommessa è stata in primo luogo far “lavorare” il teatro shakesperiano di Villa Borghese in un momento della giornata inconsueto e così, prosegue l’interprete della Musa, mantenere vivo… l’Amore per la cultura.
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