Terremoto, la ricostruzione e gli impegni del Governo
Ricostruzione. Al termine del Consiglio dei Ministri di ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato quali saranno i primi impegni assunti dal Governo sia per la ricostruzione che per la messa in sicurezza del territorio. Un primo stanziamento di 50 milioni e la delibera dello stato di emergenza sono le prime mosse di un impegno che sarà, secondo le intenzioni, durevole nel tempo. Il Ministro Padoan ha confermato il blocco delle tasse nelle zone colpite dal sisma ed ha parlato del progetto “Casa Italia”, un sistema nel quale inglobare tutti i programmi rivolti alla prevenzione per uscire dall’attuale sistema basato esclusivamente sull’affrontare l’emergenza.
Queste le dichiarazioni del Presidente Renzi: “É stato un consiglio triste, tutta l’Italia è triste (sarebbe inumano non esserlo), ma l’Italia può mostrare al mondo che non si arrende e mostra le sue facce più belle. Tanti erano i temi, abbiamo anche fatto alcune nomine, tutti temi all’ordine del giorno, come è giusto che sia. Ma il pensiero va ai terremotati, alle vittime e ai sopravvissuti.Sono i primi passi di un percorso. Dobbiamo restare vicini a tutti loro: è il giorno delle lacrime e della commozione per chi ha perso un figlio o un genitore. Il bilancio dei morti è enorme, lo è anche quello degli estratti vivi. C’è la forte disperazione per ciò che è accaduto, ma anche la voglia di reagire; facciamo scendere la lacrime, mostriamo il nostro orgoglio per i volontari. In queste ore, dobbiamo pensare alla ricostruzione, un impegno morale verso gli uomini e le donne di quelle comunità, che devono rimanere comunità e hanno il diritto di avere ancora un futuro. Una priorità per il governo e per il nostro paese. L’Italia tutta insieme può tentare di fare il salto di qualità e non limitarci a gestire l’emergenza, può puntare a realizzare un progetto comune (il Progetto casa Italia)”.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio ha inoltre aggiunto che per la ricostruzione non si seguirà il modello aquilano delle cosiddette New Town, ma che si privilegerà la ricostruzione nei luoghi colpiti.
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