Il Teatro Sala Uno dà il via alla sua Maratona di Corti
TEATRO SALA UNO
presenta “WEEK-END DI CORTI TEATRALI”
6-7- 8 dicembre 2013 dalle ore 20.00
Il Teatro Sala Uno dà il via alla sua Maratona di Corti, un weekend interamente dedicato alla messinscena di pillole di teatro, musica e danza!
Dopo il successo dello scorso anno, la suggestiva cornice di questo esclusivo palcoscenico romano torna a dar voce e spazio a pillole di drammaturgie contemporanee, incursioni multimediali e performance artistiche aperte alla pluralità di linguaggi sonori e sperimentazioni corporee.
Il 6 e l’8 dicembre dalle ore 20.00 cinque compagnie si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Sala Uno: gli Acoustic Lane con “Noccioli di Albicocca”; Maria Elisa Carzedda con “Moustaches”; la Compagnia della Mia Misura e i suoi “Appunti di viaggio”; Paola Campagna e l’ensemble di “Tutti soli”, Carlotta Piraino con “Petimus Rogamus”. Spazio alla musica nella serata conclusiva dell’8 dicembre con “Sulle tracce del ritmo dall’Africa al Mediterraneo” di Lorenzo Rompato e Tambur Battente e la partecipazione straordinaria di Simona Montanari e l’ “Alternative Rock” de I Clastomatic. Il 7 dicembre sarà una serata interamente dedicata ai ritmi e alle sonorità dei Tupa Ruja con lo spettacolo evento “Suono dunque sono”. Di seguito il programma completo delle tre serate.
MARATONA DI CORTI – 6,7 e 8 dicembre 2013 dalle ore 20
Sala Uno Teatro – P. zza di Porta San Giovanni, 10 – Tel 06 70475672
Ingresso unico per la serata 10 euro
7 dicembre – evento concerto dei Tupa Ruja ingresso 7 euro
CALENDARIO WEEK-END DI CORTI TEATRALI AL SALA UNO
VENERDI 6 DICEMBRE
H 20.00 “APPUNTI DI VIAGGIO ” di Vittoria La Costa e Roberta Bassani, con La Compagnia della Mia Misura
Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi. Così diceva Proust e con questo stesso spirito è pensato il nuovo spettacolo della Compagnia della Mia Misura, Appunti di viaggio. Un viaggio che passa all’interno e all’esterno di noi stessi, attraverso domande, immagini, emozioni, riconoscendo vecchi amici e scoprendo nuove cose, nei luoghi che sono dentro e fuori di sé.
H 20.40 “NOCCIOLI DI ALBICOCCA” di Bianca Maria Castelli e Claudio Bevilacqua, con gli Acoustic Lane
Tre monologhi al femminile che parlano di vita nella quotidianità, nelle piccole e grandi cose che accadono a ognuno di noi, con originali tocchi di straordinarietà e unicità. Due donne, non più giovani, si raccontano le loro solitudini, un’anziana professoressa di matematica fa un incontro drammatico che la riporta indietro nel tempo in guerra, una giovane donna segnata da un verdetto fatale che le lascerà ben poco tempo da vivere. . I monologhi sono accompagnati da canzoni e ballate eseguite dal vivo.
H 21.10 “MOUSTACHES” con Maria Elisa Carzedda, Maria Elena Curzi, Silvia Franci, Chiara Pacioni
È mezzogiorno. La canicola dissecca il paesaggio. L’ Estate è dappertutto . Omertà. Baffi arcaici sigillano segreti, giuramenti, offese e preghiere. Il demone meridiano ispira una sobria follia domestica. Gli occhi roteano nelle orbite e minacce volano nell’aria ferma. Qualcuna sorride, la biancheria riposa sul filo mentre un vento sottile passa solo nei corpi . Tutti sono nudi allo Zenith, fa caldo, è concesso delirare Il solleone e l’ avanguardia. Qui l’ago della bussola segna sempre il Sud. Nessuno lavora, tutti danzano tranne le cicale.
H 21.40 “TUTTI SOLI” di e con Paola Campagna, Stefano Iorio, Francesca Sibani, Caterina De Tomaso, Annamaria Pastorelli, Adriana Bozzi, Teresa Farella, Marina Pierdominici, Loredana Canzano
Come in una melodia c’è il necessario susseguirsi di suono e silenzio, così l’artista in scena riempie lo spazio col suo corpo; si muove veloce o lentamente, si espande o si comprime, ora attirando l’attenzione a sé, ora relegandosi ad immagine di sfondo per poi muovere l’attenzione dello spettatore verso altro. La dimensione del gruppo e del singolo nascono da questa possibilità che lo spazio ci offre In una rappresentazione scenica lo spazio è inteso come la progressiva occupazione del pieno nel vuoto.
H 22.10 “PETIMUS ROGAMUS” di Lorenzo Montanini, scritto da Marco Bilanzone, con Carlotta Piraino, Daniel Plat, Mersia Valente, Diego Valentino Venditti
In una giostra di pupazzi e burattini, maschere grottesche racchiuse nel caleidoscopio colorato di un gioco per bambini, i due protagonisti sono costretti nei movimenti e nella lingua – sgrammaticata e fantasiosa –nei ruoli che “il Tempo” gli ha conferito: l’ uomo e la donna. Si chiamano Papillio e Brughenzio. Sono entrambi incapaci di formulare pensieri originali, impossibilitati a usare il loro corpo che e’ intrappolato nelle movenze di un legnoso burattino o, più modernamente, in quelle di un playmobil.
SABATO 7 DICEMBRE
H 21.00 “SUONO DUNQUE SONO” di e con i TUPA RUJA (Martina Lupi, Fabio Gagliardi, Alessandro Chessa)
Il gruppo dei Tupa Ruja porta avanti un singolare progetto musicale, che fonde melodie di sapore mediterraneo composte e cantate da Martina Lupi, al suono del didjeridoo, strumento tipico della cultura degli aborigeni australiani, e di altri strumenti di natura multietnica suonati da Fabio Gagliardi. Il riferimento costante è alle radici, non necessariamente proprie ma anche e soprattutto appartenenti a culture e mondi diversi, con una tendenza alla ricerca costante di nuove possibilità di fusione, contaminazione e espressione. Ad accompagnare la proposta sonora ci sono danze mediorientali e giochi di fuoco che traspongono con il movimento del corpo ciò che è prodotto musicalmente.
DOMENICA 8 DICEMBRE
H 20.00 “NOCCIOLI DI ALBICOCCA” di Claudio Bevilacqua e Bianca Maria Castelli, con gli Acoustic Lane
Tre monologhi al femminile che parlano di vita nella quotidianità, nelle piccole e grandi cose che accadono a ognuno di noi, con originali tocchi di straordinarietà e unicità. Due donne, non più giovani, si raccontano le loro solitudini, un’anziana professoressa di matematica fa un incontro drammatico che la riporta indietro nel tempo in guerra, una giovane donna segnata da un verdetto fatale che le lascerà ben poco tempo da vivere. . I monologhi sono accompagnati da canzoni e ballate eseguite dal vivo.
H 20.30 “PETIMUS ROGAMUS” di Lorenzo Montanini, scritto da Marco Bilanzone, con Carlotta Piraino, Daniel Plat, Mersia Valente, Diego Valentino Venditti
In una giostra di pupazzi e burattini, maschere grottesche racchiuse nel caleidoscopio colorato di un gioco per bambini, i due protagonisti sono costretti nei movimenti e nella lingua – sgrammaticata e fantasiosa –nei ruoli che “il Tempo” gli ha conferito: l’ uomo e la donna. Si chiamano Papillio e Brughenzio. Sono entrambi incapaci di formulare pensieri originali, impossibilitati a usare il loro corpo che è intrappolato nelle movenze di un legnoso burattino o, più modernamente, in quelle di un playmobil.
H 21.10 “TUTTI SOLI” di e con Paola Campagna, Stefano Iorio, Francesca Sibani, Caterina De Tomaso, Annamaria Pastorelli, Adriana Bozzi, Teresa Farella, Marina Pierdominici, Loredana Canzano
Come in una melodia c’è il necessario susseguirsi di suono e silenzio, così l’artista in scena riempie lo spazio col suo corpo; si muove veloce o lentamente, si espande o si comprime, ora attirando l’attenzione a sé, ora relegandosi ad immagine di sfondo per poi muovere l’attenzione dello spettatore verso altro. La dimensione del gruppo e del singolo nascono da questa possibilità che lo spazio ci offre In una rappresentazione scenica lo spazio è inteso come la progressiva occupazione del pieno nel vuoto
H 21.40 “SULLE TRACCE DEL RITMO DALL’AFRICA AL MEDITERRANEO” di e con Lorenzo Rompato e Tambur Battente, con la partecipazione straordinaria di Simona Montanari
Percussionista e drum circle facilitator formato alla scuola di Arthur Hull, Lorenzo Rompato mette in atto i suoi studi musicali delle tecniche e sonorità africane con uno spettacolo destinato a fondere i ritmi e le suggestioni di questo continente con le melodie popolari legate alle radici della nostra Italia. In una commistione totale di linguaggi, il tessuto armonico della performance è tradotto in danza dalla sapienza coreografica di Simona Montanari.
H 22.10 “ALTERNATIVE ROCK” con I Clastomatic (Anita Petruzzi, Antonella Angelini, Tommaso Alfonsi, Elisa Marrama)
Un insopprimibile e morboso impulso che spinge a distruggere, demolire, lacerare qualsiasi oggetto che capiti a portata di mano: è proprio con il concetto di “clastomania” che il gruppo si è voluto dare un titolo. La loro musica è un sintomo, un concentrato di deliri, marce allegre, alienazioni strumentali, in cui vengono narrate bizzarre storie di mondi dove incontrare creature dai “denti grandi e poca stima” o “mendicanti di energia solare” e dove la pioggia non è altro che un “tamburo”.