Basile e Garozzo d’Oro. Italia già a 7 medaglie
Basile e Garozzo d’oro in questa ottima seconda giornata per gli italiani. Al momento nel medagliere siamo secondi e sopra a nazioni come Cina e Stati Uniti. Ovviamente non durerà ma è comunque bello.
E in questa giornata ci piace sottolineare quella che è diventata un beniamino dei tifosi brasiliani. La portiere della Nazionale Angolana di pallamano, Teresa Almeida, autrice nella sfida contro la Romania di parate decisive che hanno permesso all’Angola di vincere 23 a 19. Lei, che si è autoproclamata ambasciatrice dei grassi di tutto il mondo, pesa più di 100 chili e questo non le impedisce di essere una giocatrice in grado di dare il suo contributo alla sua squadra. Ha promesso però, tra qualche mese, di perdere un po’ di peso. Non per la pallamano, ma per il matrimonio. Perché ti puoi anche presentare così alle Olimpiadi, ma in abito bianco ci si tiene a far bella figura.
Basile regala all’Italia la duecentesima medaglia d’oro nella storia delle Olimpiadi. Il judo fa raggiungere alla nostra Nazionale l’agognato traguardo che rischiava di rappresentare un ostacolo psicologico per i nostri atleti. Basile è stato perfetto nella finale con il sudcoreano An nella categoria 66 kg, dopo che aveva sconfitto, sempre per ippon, il campione azero e quello mongolo. Fabio Basile, 21 anni, proviene dalla scuola Akiyama di Settimo Torinese rinomata fucina di campioni.
Sempre il judo ci regala un’altra medaglia. Si tratta di Odette Giuffrida che conquista un argento nella categoria 52 Kg, battuta in finale dalle Kosovara Kelmendi che consegna alla sua nazione il primo oro della storia alla sua storia.
Il secondo oro della giornata arriva con il fioretto maschile. Daniele Garozzo conquista il gradino più alto del podio sconfiggendo nella finale l’americano Massialas, per 15-11. Garozzo “vendica” così l’altro azzurro Avola che era stato sconfitto, dopo una clamorosa rimonta, dallo stesso Massialas, il quale era riuscito a ribaltare un risultato che sembrava oramai acquisito per Avola: da 14-8 a un incredibile 14-15. Un podio con i primi due gradini tutti italiani sarebbe stato più bello ma il risultato di Garozzo conferma l’ottima tradizione sulla pedana per i nostri atleti.
Nel pomeriggio la magnifica coppia dei tuffi Cagnotto-Dallapè ha finalmente coronato il sogno di una medaglia olimpica. D’argento certo, perché le cinesi, la coppia Wu Minxia e Shi Tingmao, sono delle marziane. Portano per la prima volta due donne sul podio nei tuffi e per la seconda volta degli italiani. I primi, e finora unici, a riuscirci erano stati il grande Klaus Di Biasi e, guarda un po’, il padre di Tania, Giorgio Cagnotto. Una maledizione che finalmente viene spezzata dalla Cagnotto che, nonostante avesse vinto tutto in carriera, dieci medaglie mondiali e ventinove europee, conquista una medaglia nei cinque cerchi in attesa della gara dai tre metri.
Oggi in campo anche la pallavolo. Pesante sconfitta per le azzurre che si arrendono 3-0 alla Serbia apparsa per tutta la gara assolutamente superiore. Poche idee in campo se non lo sperare nelle schiacciate della Sylla. Nettamente migliore la prestazione degli uomini che sconfiggono 3-0 la Francia con una superiorità schiacciante che lascia ben sperare per il proseguo della manifestazione.
Altra medaglia per l’Italia dalla prova in linea di ciclismo femminile con il bronzo conquistato dalla piemontese Elisa Longo Borghini. Dopo la delusione di ieri con Nibali, al quale facciamo i migliori auguri di pronta guarigione, oggi è toccato all’olandese Van Vleuten che ha subito una caduta terribile in discesa. La Longo Borghini è quindi rimasta nel terzetto di testa classificandosi terza dietro all’altra olandese, la vincitrice Van Der Breggen, e la statunitense Abbott.
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