Libri da leggere sotto l’ombrellone: 5 proposte
Tra una nuotata e una gita fuori porta, quale potrebbe essere un passatempo migliore se non sfogliare alcune pagine al riparo dalla calura estiva, magari accompagnate da un buon cocktail? Vi proponiamo 5 libri da leggere sotto l’ombrellone che potranno rendere ancora più piacevoli le vostre giornate d’agosto.
L’isola di Arturo di Elsa Morante. Il libro, che valse all’autrice il Premio Strega nel 1957, racconta la trasformazione del piccolo Arturo Gerace da “bimbo sperduto” a giovane uomo attraverso la scoperta delle illusioni, dell’amore e della gelosia. L’universo di Arturo è confinato sull’isola di Procida: minuscolo angolo di mondo circondato dal mare che scatena un’irrefrenabile fantasia nel cuore del bambino. Gli innumerevoli viaggi del padre Wilhelm avvolgono l’uomo di un’aura leggendaria e quasi sacrale agli occhi del piccolo protagonista. Ma le cose si complicano e Arturo scopre la realtà del mondo quando fanno capolino nella sua vita nuovi personaggi che si insinuano nella sua vita fatta di solitudine e di letture d’avventura (prima di tutti la giovane matrigna Nunziata portata sull’isola da Wilhelm). L’isola di Arturo deve essere tra i libri da leggere sotto l’ombrellone poiché, oltre a rappresentare un delicato romanzo di iniziazione alla vita attraverso la scoperta del mondo oltre l’orizzonte e l’infanzia, Procida è descritta con una vivacità di luci e colori tale da darci l’illusione di trovarci proprio lì: sugli strapiombi brulli e ventosi dell’isola su cui il piccolo Arturo vagheggia un altrove mitologico. Non stupitevi se dopo la lettura di questo romanzo sarete colti dall’istinto di aggiungere alle ultime righe: “saluti da Procida”!
Oceano mare di Alessandro Baricco. Lo dice il titolo stesso: il vero protagonista del romanzo è il mare: magico, taumaturgico, consolatorio, minaccioso e mortifero. L’oceano, infinitamente inafferrabile, mette a nudo i protagonisti ponendoli di fronte ai propri limiti. La giovane Elisewin, malata di ipersensibilità, il professor Bartleboom e i suoi studi sui limiti, il pittore Plasson che vuole dipingere il mare e Madame Deverià, mandata lì dal marito perché “guarisca” dalla malattia dell’adulterio, si ritrovano nella Locanda Almayer, in un dove e un quando sconosciuto ma che affascina e fa dire al lettore: “vorrei essere lì”. Nonostante lo stile eccessivamente paratattico di Baricco che non gli ha risparmiato parecchie critiche, questo libro è un emozionante inno all’infinita forza del mare; all’oceano di emozioni, riflessioni e legami umani che l’autore ha concretizzato nella metafora poetica della Locanda Almayer e che ha saputo esprimere in personaggi indimenticabili. È un’ottima proposta tra i libri sotto l’ombrellone poiché, se ami il mare, leggendo Oceano mare non potrai che commuoverti.
Kafka sulla spiaggia di Murakami Haruki. Stiamo parlando di uno dei più grandi narratori contemporanei e di un romanzo che, a dispetto del titolo, ha ben poco a che fare con il mare. Un quindicenne, saggio e determinato come un adulto, assume lo pseudonimo di Kafka e fugge dalla propria casa. Nakata, vecchio ingenuo tenero e abitudinario con il dono di parlare con i gatti, fugge dalla scena di un delitto. Kafka e Nakata si allontanano dallo stesso quartiere destinati verso il medesimo luogo, ma i loro cammini non si incroceranno mai. C’è una forza sconosciuta che muove i personaggi e li pone di fronte a numerosi ostacoli, destinandoli a missioni che restano avvolte nel mistero. Ci sembra di spiare il laboratorio dell’inconscio: i protagonisti di Murakami si muovono in un mondo trasognato, alle prese con personaggi e situazioni tutt’altro che convenzionali. Il romanzo va preso così com’è, senza scetticismi e abbandonandosi alle vicissitudini visionarie di Kafka e Nakata. Kafka sulla spiaggia è tra i libri sotto l’ombrellone perché ci permette di passeggiare “lungo la riva dell’assurdo” così come solo la letteratura sa fare.
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Jonas Jonasson. Allan Karlsson compie cento anni e per l’occasione la casa di riposo dove vive ha organizzato una grande festa. Allan decide invece di darsela a gambe e alla stazione degli autobus si imbatte in uno strano ceffo che gli affida una valigia. L’arzillo centenario non immagina che quel biondino appartiene ad una feroce banda criminale e quando la corriera sta per partire il vecchietto salta su con la valigia. Inizia così un valzer di inseguimenti e situazioni paradossali dalle quali il nostro Allan e i suoi strambi compagni d’avventura usciranno sempre indenni grazie ad astuzia e ad un pizzico di follia. Ma questa narrazione si alterna all’incredibile storia centenaria del protagonista che nulla ha da invidiare a Forrest Gump. Einstein, Mao Tse Tung, Stalin, sono solo alcuni dei nomi che compaiono nel suo curriculum. La disarmante semplicità con cui Allan si è sempre affidato alla vita è stata la sua salvezza e, allo stesso tempo, il motivo dei suoi grotteschi guai. Leggendo questo romanzo di Jonasson non è difficile ritrovarsi a ridere sonoramente tra i dialoghi assurdi e le situazioni rocambolesche che ci fanno pensare: sono più pericolosi i criminali o la banda si Allan? Troppi sarebbero i motivi per cui questo capolavoro di ironia deve essere tra i libri da leggere sotto l’ombrellone, ma forse possono essere tutti riassunti nella seguente considerazione: la vita è un’avventura incredibile che non finisce mai; neanche a cent’anni.
Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità di Francesco Piccolo. I momenti possono sembrare trascurabili, ma mai la felicità. In due libricini che sembrano piuttosto due vademecum sulla gioia di vivere, Piccolo raccoglie i pensieri, gli episodi e le ricorrenze che costellano le sue giornate e le condiscono di felicità. La forza dei libri, che possono essere consultati piuttosto che letti, consiste nel riconoscere negli appunti di vita dell’autore, “momenti” che affollano anche la nostra esistenza e che pensavamo appartenessero solamente a noi. Perché tenersi stretto Momenti di trascurabile felicità (e infelicità) tra i libri da leggere sotto l’ombrellone? Perché ci ricorda che non esistono felicità trascurabili.
Buona lettura!
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