Benvenuti a “Casa Siffredi”: Rocco sdogana il porno in tv?
Rocco Siffredi, il re del porno. Non solo attore, ma produttore, regista e talent scout di nuove promesse del porno hardcore. Una stella del firmamento, uno degli uomini più invidiati dai maschietti del pianeta, per le sue “potenzialità e doti artistiche”. In gioventù ha iniziato dapprima come modello, in seguito si è dedicato alla pornografia. Negli anni ha fondato una sua casa di produzione cinematografica, la Rocco Siffredi Production.
Resterà nella storia il suo primo film, prodotto in Italia da Riccardo Schicchi, con la partecipazione straordinaria di Moana Pozzi. Fantastica Moana era il titolo di questa pellicola del 1987. Nel 1991 Rocco volò negli States, a Los Angeles, per ricevere un premio come miglior attore hard. La sua ascesa ormai era inarrestabile. Nel 1993 sposò con una sua collega, Miss Ungheria, la bellissima Ròzsa Tassi, alias Rosa Caracciolo. La loro potrebbe sembrare una famiglia stravagante, ma, forse, solo agli occhi della moralità comune.
Casa Siffredi: fine della pudicizia o apertura mentale?
Casa Siffredi, reality in onda su La5 in seconda serata, è l’ultimo progetto della coppia. Mediaset sembra aver puntato sul cavallo vincente. Una mossa davvero audace per un canale televisivo in chiaro, non c’è che dire. Si tratta di un vero e proprio sdoganamento del cinema porno hardcore? Strano ma vero, l’industria del porno non conosce crisi. Ciò che colpisce di Casa Siffredi è questa nonchalance con la quale il porno sta facendo irruzione in tv. Fattore, questo, che denota una maggiore libertà e apertura mentale? Oppure segnala una decadenza di tutti i freni morali e inibitori della pudicizia?
Polemiche e moralismi a parte, Rocco, nel corso della sua carriera, ha dato più volte prova della sua intraprendenza. Si è dimostrato un professionista intelligente, simpatico, ironico, dalla personalità poliedrica, capace di reinventarsi di fronte al suo pubblico, come dimostra la partecipazione all’Isola dei Famosi di due anni fa, passaggio simbolico della sua immagine da star del porno a personaggio televisivo, vesti nelle quali oggi invade le reti Mediaset (e non solo).
Indimenticabile quando, nel 2012, disse la sua riguardo ciò che stava accadendo a Sara Tommasi. All’epoca la showgirl stava vivendo un momento psicologicamente molto delicato, ed era al suo terzo film hard. Rocco in quell’occasione fu intervistato dal conduttore Piero Chiambretti su Radio 2 e puntò il dito contro alcuni suoi ex produttori . “Sara Tommasi non è in grado di intendere e di volere, non faccio il moralista; quando hai a che fare con persone così fragili devi fare di tutto affinché ciò non avvenga”. Una presa di posizione capace di chiarire ancora una volta la sua personalità, immersa per professione in situazioni “promiscue” ma mai promiscuo nelle intenzioni.
E forse è proprio per questo che dal 31 agosto al 10 settembre 2016, in occasione delle Giornate degli Autori a Venezia 73, sarà presente anche lui: il re del porno infatti dovrà presentare un documentario che gli è stato dedicato. Si chiamerà semplicemente Rocco e sarà firmato da Thierry Demaiziere e Alban Teurlai.
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