Riflettori su…Raffaele Mosera
Muay Thai,uno sport di combattimento che si basa sulla Mae Mai Muay Thai, antica tecnica di lotta thailandese, ed oggi qui con noi abbiamo Raffaele Mosera, che ha conquistato il titolo di campione nazionale;
ma qual è il segreto delle sue vittorie? Cosa lo spinge a dare sempre il meglio di se sul ring? Questo è proprio ciò che vogliamo chiedere al vittorioso lottatore, che segue costantemente gli allenamenti nonostante sia all’ultimo anno di scuola superiore e quindi impegnato per la preparazione della maturità.{ads1}
Hai solo 18 anni e già sei campione nazionale di muay thai, ma a quale età hai cominciato a fare questo sport?
Ho cominciato a praticare Muay Thai all’età di 15 anni, ma già quand’ero piccolo ho frequentato per sette anni kung fù, già a cinque anni avevo la passione per la lotta.
Cosa ti ha portato ad intraprendere questa strada?
L’amore per le arti marziali, ma soprattutto per una propria difesa personale
Cosa rappresenta per te questo sport?
Questa è la mia passione e voglio continuarla nella vita,magari puntando al titolo di campione mondiale
Il tuo è uno sport ricco di tradizioni, come possiamo osservare nei tuoi combattimenti dalla danza rituale,Ram Muay, eseguita prima di combattere,ma non sempre i tuoi avversari la eseguono, a cosa è dovuta questa tua dedizione?
Ormai pochi seguono appieno la filosofia di questo sport, a me fin dagli inizi il mio maestro mi ha sempre insegnato a rispettare ogni aspetto di questa disciplina, ma soprattutto a comprenderla e rispettarla
In passato hai mai subito una sconfitta?
No, non sono mai stato sconfitto, ma se succedesse deve essere uno spunto ed un incoraggiamento per migliorarsi ed allenarmi per superare i propri limiti.
Un combattimento che ti è rimasto impresso più degli altri?
Quando ho battuto il mio avversario alle semi-finali della fighter league per K.O. in soli sei secondi, mi sono sorpreso delle mie capacità.
Uno invece che ti ha deluso?
L’ultimo mach che ho disputato, credevo anzi potevo sicuramente vincere per K.O. ma purtroppo la vittoria l’ho ottenuta per punti.
Qual è il tuo punto forte nel combattimento?
Non ho dei punti forti, e la mia tenacia che mi ha fatto arrivare a diventare campione nazionale.
La tua mossa preferita?
Sono indeciso tra il calcio sinistro in faccia, che tecnicamente parlando si chiama high kick, e le gomitate, entrambi fanno molto male (ride)
Un tuo parere su questo sport?
Questo è uno sport nobile, la prima regola è rispettare sempre l’avversario, ma soprattutto è intenso, perché necessita di costanza ed impegno nell’allenamento
Lo ritieni uno sport molto selettivo o aperto a tutti?
Se lo si vuole fare a livello amatoriale si, ma l’agonismo richiede passione e come ho detto prima impegno
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Innanzitutto prendere la maturità quest’anno e continuare a vincere puntando sempre più in alto, ma per il momento vorrei guarire dall’infortunio alla mano.
Cosa ti è successo?
Durante l’allenamento mi sono fratturato la mano destra e ciò mi ha portato a saltare alcuni match, ma con la fisioterapia potrò tornare presto ad allenarmi e combattere
Un giorno pensi di aprirti una palestra tua?
Non ho mai preso in considerazione quest’idea, ma sarei felice di trasmettere questa nobile arte, poco conosciuta in Italia, alle generazioni future per insegnarli cosa vuol dire il rispetto del prossimo e per insegnarli a difendersi.