Iacopo Melio , disabile contro il papà anti-handicap

Rabbia sui social dopo che Selvaggia Lucarelli, nota social influencer, ha ripostato il commento di un padre sdegnato dalla presenza di disabili sul luogo delle sue vacanze. Dal commento del papà si legge: «Per i miei figli non è un bello spettacolo vedere dalla mattina alla sera persone che soffrono su una carrozzina». Da qui la rabbia di utenti e commentatori nonché quella di Iacopo Melio, studente disabile di 22 anni e promotore da anni della campagna #vorreiprendereiltreno contro le barriere Iacopo Melioarchitettoniche. Iacopo Melio non ci sta e sceglie anch’egli i social per la replica: «Caro testa a pinolo, io in vacanza ci vado», aggiungendo: «Se mai un giorno avrò dei figli vorrò insegnare loro che la vera disabilità è negli occhi di chi guarda, di chi non comprende che dalle diversità possiamo solo imparare, disabile è chi non è in grado di provare empatia mettendosi nei panni degli altri, di mescolarsi affamato con altre esistenze, di adottare punti di vista inediti per pura e semplice curiosità». L’epiteto “testa di pinolo” diventa subito hashtag legato all’associazione, quindi una maglietta per raccogliere fondi in favore della stessa. Il messaggio di Iacopo Melio è molto chiaro: la disabilità non è un’ostacolo, non è una vergogna, non è uno spettacolo raccapricciante. Con queste toccanti parole, perciò, Iacopo ha voluto replicate all’indignato papà:«  Se un giorno avrò dei figli saranno sicuramente più fortunati dei tuoi che, poveracci, di colpe non ne hanno. Più fortunati perché scopriranno che la mia carrozzina non è né più né meno di un paio di scarpe nuove con le quali iniziare viaggi, avventure, sogni, destini, speranze. Se un giorno avrò dei figli sapranno che il dolore, quello vero, è nascosto nell’indifferenza e non nella malattia. Che i brutti spettacoli del mondo ce li ha sempre “regalati” la cattiveria umana e mai la dignità. Che il mondo è popolato da persone diverse ma con gli stessi diritti. Che non esiste libertà abbastanza grande di quella che possiamo prenderci per essere felici. Perché vivere significa questo: esser messi in condizioni di poter fare del nostro destino ciò che si vuole, senza mancare di rispetto (ah, che bella parola!) a chi ci sta intorno».

@FedericaGubinel

Vai alla home page di LineaDiretta24.it